Dal 1° gennaio 2022, i titoli di qualificazione degli installatori che operano su impianti alimentati da energie rinnovabili saranno inseriti nella visura camerale delle imprese “dalle Camere di Commercio competenti per territorio, che li ricevono dai soggetti che li rilasciano”. Lo stabilisce l’emendamento approvato alla Camera, nelle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Ambiente, durante la discussione sulla conversione in legge del decreto-legge sulla governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e sulle prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di snellimento delle procedure.
Il testo che ha ricevuto il via libera è lo stesso proposto dalla CNA, inviato, nelle scorse settimane, anche dalla segretaria territoriale, Luigia Melaragni, all’attenzione dei parlamentari, con l’appello a sostenere la richiesta delle imprese. E’ quindi grande la soddisfazione espressa dall’Associazione.
Parla di “vittoria della CNA”, Luigi Baffo, presidente di CNA Termoidraulici di Viterbo e Civitavecchia: “Grazie alla nostra iniziativa, viene sanato un vulnus. Non si poteva non porre fine alla situazione di discriminazione attuale, in cui le imprese Fer (Fonti di energia rinnovabile) qualificate, che hanno quindi adempiuto regolarmente a un obbligo di legge, sono equiparate a quelle che non hanno compiuto alcun percorso di qualificazione. In un mercato, oltretutto, in cui lo sviluppo delle rinnovabili ha una forte accelerazione”.
Ricordiamo che il sistema di qualificazione degli installatori Fer introdotto dal decreto legislativo 28/2011 prevede il mantenimento della qualificazione mediante la frequenza obbligatoria di un corso di 16 ore ogni tre anni. CNA Sostenibile, società del sistema CNA accreditata per la formazione, ha finora organizzato sette edizioni di corsi per installatori di impianti Fer.