Sono stati diffusi i risultati dell’indagine sulle professioni promossa e finanziata dall’Isfol e condotta nel 2012/13 congiuntamente da Istat e Isfol, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza del mercato del lavoro.
Emerge che dal 2008 al 2012 il numero di occupati è diminuito di oltre 500mila unità. I più colpiti sono gli artigiani e gli operai specializzati, che perdono 550mila occupati.
“Lo studio presentato da Istat e Isfol conferma che la situazione dell’artigianato in Italia ha raggiunto livelli insostenibili. La perdita di oltre 550mila occupati tra il 2008 e il 2012 segnala una inequivocabile emergenza per il settore e per tutto il Paese”. Lo dichiara Daniele Vaccarino, presidente nazionale della CNA.
“Il venir meno – aggiunge Vaccarino – di competenze e saperi che rappresentano l’immagine positiva dell’Italia nel mondo, è il simbolo di un arretramento complessivo del Paese e reclama interventi di sostegno immediati”.
“Non è più tempo di baloccarsi con numeri e parole né di impegnarsi in desuete battaglie ideologiche – conclude Vaccarino -. Servono invece massicci investimenti pubblici e privati per rilanciare la domanda aggregata. Le piccole imprese rischiano di soccombere per la riduzione della domanda interna, per la soffocante pressione fiscale, per i mancati o ritardati pagamenti pubblici e privati, per l’estrema difficoltà a ottenere credito. Non è più rinviabile un cambio radicale delle politiche economiche europee e italiane per ridare fiducia e favorire una inversione di tendenza nell’economia”.