“In assenza di soluzioni concrete da parte del governo, saremo costretti a rispondere con il fermo nazionale dell’autotrasporto”. Lo ha scritto Unatras, la sigla che riunisce le più rappresentative associazioni di imprese del trasporto su gomma, compresa CNA Fita, in una lettera indirizzata al ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Il governo è accusato di “totale indifferenza” nei confronti del settore, nonostante le ripetute richieste di incontro inoltrate da Unatras per trovare una risposta alle criticità che stanno affossando le aziende.
Sono cinque i temi da affrontare con priorità assoluta, secondo Unatras: la certezza delle risorse strutturali; il contingentamento imposto dall’Austria, in determinate giornate, al traffico dei camion in uscita dall’Italia; il ripristino della piena funzionalità del sistema delle revisioni dei mezzi presso le Motorizzazioni, a garanzia della sicurezza della circolazione; la ripubblicazione dei costi minimi di sicurezza e il rispetto dei tempi di pagamento; l’estensione del rinvio della fatturazione elettronica agli acquisti di carburante extrarete.
“Manterremo, come sempre, un atteggiamento responsabile e lavoreremo affinché il governo si apra finalmente al confronto e ci consenta di presentare le nostre proposte. Non può essere ignorata l’urgenza di alcune risposte, è in gioco la sopravvivenza delle aziende”, è la posizione di CNA Fita.
“Al primo posto, c’è la questione delle deduzioni e dei crediti d’imposta legati al recupero forfetario delle spese sostenute dagli autotrasportatori per le trasferte, in relazione ai trasporti personalmente effettuati dall’imprenditore titolare di ditta individuale o dai singoli soci di società di persone. La voce ‘deduzioni forfetarie’ è parte delle risorse già stanziate per l’autotrasporto – spiega Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia -. Nonostante l’impegno del precedente governo a garantire la stessa misura riconosciuta per l’anno 2017, per la fruibilità dell’agevolazione occorre attendere, come sempre, la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate che ufficializza gli importi. Tale comunicazione ancora non c’è, risulta dunque impossibile per le imprese usufruire del beneficio e per il sistema degli operatori che effettuano le dichiarazioni dei redditi procedere alle elaborazioni contabili del comparto”.
“Parliamo – sottolinea Melaragni – di benefici essenziali per le nostre piccole imprese dell’autotrasporto. Rivolgiamo dunque un appello anche ai parlamentari eletti nel nostro territorio, affinché sostengano le richieste della categoria presso il Ministero delle Infrastrutture”.