Si è tenuto a Roma l’evento ‘La maternità (non) è un’impresa’ che ha visto gli interventi della ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Maria Roccella, e della ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone. Per CNA Impresa Donna hanno partecipato la presidente nazionale Maria Triolo e la coordinatrice nazionale Cristiana Alderighi.
Nel corso dell’iniziativa è stato presentato il Codice delle imprese responsabili in favore della maternità, proposto alla libera determinazione delle imprese che vogliano attuare politiche in favore della maternità e a sostegno dei percorsi di carriera delle lavoratrici madri. Si tratta di uno strumento di moral suasion che affiancherà le misure per favorire l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro, come l’introduzione del sistema di certificazione della parità di genere, con l’obiettivo di ridurre il fenomeno delle dimissioni per maternità, ancora diffuso, e di creare un clima culturale ed economico di collaborazione sulla maternità tra aziende e dipendenti.
L’iniziativa segue l’approccio trasversale sul tema della natalità che, come certificato dall’Istat, anche nell’anno trascorso ha fatto toccare all’Italia un nuovo record negativo, un fenomeno che non sembra arrestarsi, con effetti ormai percepibili sull’economia, sul mercato del lavoro e sul modello sociale. In ragione di ciò e del parziale supporto che possono dare le politiche pubbliche, un ruolo decisivo può essere svolto dalle organizzazioni di tutela e rappresentanza dei lavoratori e degli imprenditori che possono concorrere per produrre un contesto favorevole alla maternità e concrete prestazioni di welfare integrativo a suo sostegno.
Il Codice propone i seguenti ambiti di comportamento aziendale: favorire la continuità di carriera delle madri, prevenire e curare i bisogni di salute, adattare i tempi e modi di lavoro, sostenere le spese per la cura e l’educazione dei figli. Si affianca così alla Certificazione della parità di genere alle imprese, prevista come obiettivo del Pnrr, quale strumento a sostegno dell’empowerment femminile nel mondo del lavoro.