“Trentamila imprese italiane, non meno di 300 mila addetti e le proprie famiglie non possono continuare a rimanere appesi al filo dell’incertezza come da troppo tempo accade. Le imprese balneari si sono dimostrate anche questa estate il volano dell’economia turistica nazionale fornendo un apporto non secondario alla ripresa dell’economia e dell’occupazione.
Ma non possono continuare a investire per adeguare gli stabilimenti a una domanda sempre più alla ricerca della qualità e della sicurezza se, appunto, i loro orizzonti imprenditoriali continueranno a rimanere troppo corti. Chiediamo al Governo e al Parlamento, quindi, di tutelare in ogni sede a livello nazionale e soprattutto europeo la scelta di estendere le concessioni demaniali marittime al 2033”.
Così CNA Balneari, che lancia un appello a tutte le forze politiche in favore di questa categoria d’imprese.