Non solo l’avviso con le altre associazioni e i sindacati: in tema di trasporti e coronavirus CNA Fita ha partecipato anche a un incontro con la protezione civile e MIT. Per quanto riguarda le procedure tecnico sanitarie, da cui deriveranno le linee guida, si è convenuto che i primi interventi di chiarimento toccheranno diversi aspetti.
Ecco quali sono.
✓ Ribadire, in maniera inequivocabile, che le merci non costituiscono un pericolo; la trasmissione del virus non avviene tramite le merci;
✓ l’autista che rientra in sede dopo aver effettuato consegne in zona rossa, se ha seguito le procedure sanitarie prescritte, non deve essere posto in quarantena;
✓ escludere – chiarire che il “transito” in zona rossa non costituisce motivo per essere sottoposti a quarantena: modifica della lettera “G”, art. 3, del DPCM 1° marzo 2020;
✓ le procedure sanitarie di contenimento del COVID-19, superano i contenuti del D. n°81/2008 (da precisare nei prossimi DPCM);
✓ le merci deperibili dovrebbero circolare in zona rossa senza deroga del Prefetto;
✓ la possibilità di deroga al divieto di circolazione in zona rossa riconosciuta in capo al Prefetto, devono essere uniformi, chiare, elastiche e possibilmente automatiche; per contribuire al raggiungimento di tale obiettivo, si è convenuto di proporre modifiche ai DPCM in corso di predisposizione aggiungendo alle lettere “K” ed “L”, dell’art. 1, del DPCM 1.3.2020, che “le deroghe possono essere concesse anche sulla base di apposite linee guida”
✓ fornire specifiche istruzioni sanitarie per la categoria dei TAXI – NCC; a questa richiesta, avanzata soltanto da CNA Fita, il Dr. Stancanelli ha risposto che, per la loro specificità, questi lavoratori meritano attenzione particolare ed ha espressamente chiesto alla protezione civile, di sollecitare l’apposito comitato tecnicoscientifico per un urgente pronunciamento.
La riunione si è conclusa con l’impegno del direttore dell’ufficio emergenze a sottoporre immediatamente il tutto al comitato tecnico-scientifico della protezione civile per valutarle e quindi emettere il prima possibile le linee guida tecnico-sanitarie ed organizzative, per contenere gli effetti del COVID-19 nel settore dell’autotrasporto e della logistica.