Un risultato tutto della CNA, che ha sempre battuto molto su questo tema. Tintolavanderie, c’è la svolta: con il dl Semplificazioni, appena convertito in legge, e in corso di pubblicazione in Gazzetta, si è portato a 250 le ore di formazione per acquisire la qualifica professionale di responsabile tecnico. Un requisito obbligatorio per l’esercizio dell’attività.
La CNA adesso è in contatto con Unioncamere per contrastare il fenomeno delle lavanderie self service irregolari.
La legge che regolamenta l’accesso alla professione risale al 2006 e prevedeva un percorso formativo di 450 ore. Un monte ore eccessivo che si traduceva in tempi e costi quasi insostenibili che di fatto ha scoraggiato l’accesso a questo tipo di attività. Non è escluso che queste difficoltà, nei casi peggiori, abbiano spinto ad aggirare la norma, per assenza di controlli, e a ricorrere all’apertura di lavanderie a gettoni. Un fenomeno molto diffuso perché queste realtà operano a tutti gli effetti come una lavanderia tradizionale, pur senza prevedere la figura del responsabile tecnico.
E’ un cambiamento importante che CNA ha proposto e sostenuto con forza. Ora è necessario che la Conferenza delle Regioni intervenga sul vecchio accordo per rimodulare la formazione portandola a 250 ore e passare il timone alle Regioni per avviare i percorsi professionali che fino ad oggi, tranne rare eccezioni, è stato impossibile far partire. Ora con l’abbattimento sostanziale delle ore e dei costi, ci aspettiamo il rispetto della legge e un rilancio professionale del settore lavanderie.