“Il nuovo terremoto che ha colpito l’Italia centrale impone di procedere a tappe forzate sulla proposta di Casa Italia, lanciata dal premier Matteo Renzi due mesi fa. Sappiamo tutti quanto sia a rischio il Paese: il patrimonio edilizio nazionale ha bisogno di un’opera di ristrutturazione e di messa in sicurezza generale. Non possiamo lasciare milioni di cittadini indifesi davanti a eventi drammatici ma amplificati da decenni di incuria e di abbandono del territorio.
Casa Italia apre scenari nuovi per il settore delle costruzioni, che dall’inizio della crisi ha perso 100mila imprese e 800mila posti di lavoro. Può essere la più grande opera civile mai concepita in Italia se sarà sostenuta da misure straordinarie in un arco di tempo pluriennale. Tuttavia, continuando a lavorare a compartimenti stagni, come finora si è fatto per le grandi opere, non arriveremo lontani. E’ decisivo mettere a lavorare insieme gli attori fondamentali: chi progetta, chi realizza e chi certifica gli interventi”.
Lo si legge in un comunicato stampa della CNA.