La CNA di Viterbo e Civitavecchia esprime soddisfazione per l’intervento della Regione Lazio in favore di taxi e Ncc. La giunta ha infatti deliberato lo stanziamento di 8,8 milioni di euro di indennizzi, da versare una tantum e a fondo perduto, che riguarda anche i conducenti membri di una cooperativa.
Ogni operatore taxi in servizio riceverà 800 euro. Una somma che, nel caso dei soggetti titolari di autorizzazione Ncc, rilasciata nella Regione Lazio, con un meccanismo a scalare può arrivare fino a un massimo di 2 mila euro per chi è in possesso di più autorizzazioni.
Questo intervento si aggiunge a quello dei rimborsi. La Regione Lazio ha infatti stanziato un milione di euro a favore delle Aziende e degli Enti del servizio sanitario regionale per facilitare la mobilità del personale medico e sanitario nel periodo di emergenza, prevedendo un rimborso per gli operatori (fino a 30 euro a corsa) nel caso di utilizzo di taxi o Ncc per recarsi al lavoro.
Nella ripartizione delle risorse, sono toccati circa 57.717 euro alla Asl di Viterbo e 21.487 alla Asl RM4 (che comprende, tra gli altri, i comuni di Civitavecchia, Ladispoli, Cerveteri, Santa Marinella, Bracciano, Tolfa). “Ci si augura – afferma la CNA di Viterbo e Civitavecchia – che lo stanziamento venga interamente utilizzato”.
CNA Fita aveva già avanzato la proposta di impiegare autobus da noleggio e taxi per integrare l’offerta di trasporto pubblico nella fase di riapertura delle attività. Con un duplice obiettivo: potenziare i servizi di mobilità collettiva in sicurezza e dare un sostegno concreto al settore del trasporto persone, praticamente fermo dall’inizio del lockdown e con prospettive tutt’altro che rosee, visto che per la ripresa della domanda dei mercati turistico, congressuale e scolastico c’è da attendere ancora un bel po’ di tempo.
L’Unione delle imprese di trasporto della CNA ha firmato, insieme con le altre associazioni di rappresentanza dell’artigianato e della cooperazione, un appello rivolto al presidente della Conferenza Stato – Regioni, Stefano Bonaccini, con la richiesta di attivare con urgenza un tavolo di confronto che coinvolga, oltre alle Regioni, l’Anci e il sistema delle Camere di Commercio, “per aiutare le imprese a trovare nuovi segmenti di mercato” e garantire così la tenuta del settore nel breve – medio periodo.
Taxi, Ncc (noleggio con conducente), bus: il documento accende un faro su questa realtà che da tre mesi vive una situazione di emergenza inaspettata ed imprevedibile. E che oggi alle gravi carenze di liquidità somma, appunto, una profonda incertezza riguardo ai tempi di ripartenza del lavoro.
“Gli interventi generali finora emanati sono insufficienti. Innegabile – è la considerazione – la necessità di maggiore attenzione del governo centrale verso misure di carattere economico che ci auguriamo possano trovare positiva soluzione in sede di discussione parlamentare sul decreto Rilancio e su altri provvedimenti”. Ma è altrettanto importante che le Regioni adottino linee di indirizzo omogenee per misure di sostegno e a livello locale si trovino soluzioni che valorizzino la capacità delle imprese di integrarsi con il trasporto di linea e incentivino l’uso dei servizi come taxi, Ncc e a autobus da turismo.