Tarquinia e Acquapendente entrano nel circuito delle Città della Ceramica italiane. Il Consiglio Nazionale Ceramico, organismo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha approvato le richieste di riconoscimento del titolo di “città di antica e affermata produzione ceramica” avanzate dai due Comuni. “E’ un risultato che valorizza un patrimonio storico e culturale unico e che rafforza la Tuscia nel posizionamento di territorio competitivo per la straordinaria ricchezza di risorse. Tra queste, spicca la lavorazione della ceramica artistica, tradizione tra le più antiche e prestigiose ed espressione della creatività e dell’alta qualità del nostro artigianato”, dichiara Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia.
“Nella provincia di Viterbo, la ceramica unisce, oggi, quattro città. I due riconoscimenti si aggiungono, infatti, a quelli ottenuti prima da Civita Castellana poi da Viterbo. Una rete, unica nel Lazio, da sostenere, perché può generare nuove opportunità di valorizzazione e promozione della ceramica e del territorio – prosegue Melaragni -. Ai Comuni di Tarquinia e di Acquapendente vanno il nostro plauso per il convinto impegno dedicato alla tutela e allo sviluppo di un settore fortemente identitario delle nostre comunità e il ringraziamento per aver voluto condividere con la CNA un percorso appassionante, che si è concluso con successo per entrambe le città”.
All’esame del Consiglio Nazionale Ceramico sono stati presentati, da ciascun Comune, due dossier: quello storico-culturale ripercorre la storia dell’arte ceramica locale ed evidenzia le forme, i decori e gli stili che caratterizzano i manufatti; quello economico-produttivo, che offre una panoramica sulla produzione contemporanea (sia delle botteghe artigiane che degli atelier degli artisti) e sulle istituzioni impegnate nella valorizzazione della ceramica, illustra altresì le strategie dell’Amministrazione Comunale a supporto dello sviluppo e dell’innovazione del settore.
“Prezioso il supporto dell’Associazione Italiana Città della Ceramica, in particolare del presidente Massimo Isola e del direttore Giuseppe Olmeti, nell’iter per il riconoscimento. L’ingresso, nelle prossime settimane, dei Comuni di Tarquinia e Acquapendente nell’AiCC darà ancora più forza ai progetti presentati, grazie allo scambio e alla collaborazione che potranno essere attivati con le altre città italiane ed europee in cui si è storicamente sviluppata una significativa produzione ceramica. Il nostro augurio – conclude Melaragni – è che le giovani generazioni siano stimolate e incoraggiate ad avvicinarsi al mondo ceramico e a sperimentare qui, accanto ai nostri maestri artigiani, la loro capacità di innovare la tradizione”.