“La riforma delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico – ricreative deve tutelare, come riconosciuto dalla sentenza della Corte di Giustizia europea, il legittimo affidamento dei concessionari attualmente in attività. Questi imprenditori, infatti, confidando sul rinnovo della propria autorizzazione in applicazione della legislazione vigente, hanno investito e lavorato in azienda, accrescendone il valore commerciale”. Lo ha ribadito CNA Balneatori nel corso dell’audizione di fronte alle Commissioni Finanze e Attività Produttive della Camera.
“E’ altresì necessario – ha sostenuto – che la verifica della eventuale scarsità della risorsa naturale del bene spiaggia tenga conto della disponibilità a livello nazionale, prevedendo procedure di evidenza pubblica solo per nuove concessioni su aree disponibili”.
Per CNA Balneatori, occorre assicurare ai concessionari la stabilità aziendale, riservando alle imprese titolari di concessione anteriore al 31 dicembre 2009 il diritto alla continuità della concessione.