“Esprimiamo la nostra soddisfazione per la decisione, adottata dalla commissione Ambiente della Camera, presieduta dall’onorevole Ermete Realacci, di chiedere al governo un intervento risolutivo sul Sistri, prorogandone per ora le scadenze e la sospensione delle sanzioni”. Lo si legge in un comunicato stampa della Cna.

Nell’ambito del parere sul Decreto Milleproroghe, sottolinea la Cna, la commissione ha rilevato che “l’operatività del Sistri sta determinando pesanti conseguenze sulle imprese in termini di costi, difficoltà e rallentamenti insostenibili nella gestione dei rifiuti, determinando il rischio di uno totale paralisi dello smaltimento”, con pesanti ricadute sulla tutela dell’ambiente. Ha chiesto, di conseguenza, l’introduzione di “una proroga dal 3 marzo 2014 al 1° gennaio 2015 dell’operatività del Sistri prevista per i produttori di rifiuti”. Questo, “al fine di verificare anche i risultati dell’impatto economico e organizzativo sulle imprese che già sono obbligate ad aderite al Sistri e di risolvere le persistenti disfunzioni e le problematicità del sistema, evitando di provocare ulteriori danni al mondo imprenditoriale italiano”. Infine, la commissione Ambiente della Camera ha invitato il governo a prorogare la sospensione delle sanzioni Sistri fino al 30 giugno mantenendo gli obblighi cartacei, che già garantiscono la tracciabilità dei rifiuti gestiti dalle imprese.

“Ora – conclude la nota della Cna – ci auguriamo vengano recepite le sollecitazioni della commissione Ambiente di Montecitorio, che finalmente ha messo in luce le criticità tecnologiche e procedurali del Sistri, denunciate dalla Confederazione fin dalla sua istituzione, a dicembre del 2009. La Terra dei Fuochi non l’hanno creata i barbieri. Non è con il modello Sistri che si combattono le ecomafie, bensì con un sistema efficiente in grado di tutelare le imprese che operano correttamente e con un presidio del territorio che contrasti degli inquinatori”.

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