Cna Produzione e Assoecoplast hanno presentato alla Commissione europea una denuncia per violazione del diritto comunitario. Nel mirino, le sanzioni connesse al divieto di commercializzazione dei sacchetti monouso in materiale non “compostabile”, anche se biodegradabile. La richiesta inoltrata a Bruxelles è di intervenire urgentemente sul Governo italiano perché sospenda queste sanzioni e ritiri le norme previste dalla legge 116/2014 di conversione del decreto “Competitività”.
“Ribadiamo il nostro no al colpo di mano estivo che ha introdotto nel testo del decreto un comma che modifica in modo retroattivo il precedente dispositivo di legge in materia di commercializzazione dei sacchetti”, si legge in un comunicato di Cna Produzione e Assoecoplast.
“In questi giorni – prosegue il comunicato – la preoccupazione delle imprese produttrici è cresciuta vertiginosamente e sfociata in tensione, in quanto non è nemmeno chiaro che cosa occorra fare delle scorte presenti nei magazzini ed esiste il rischio che anche le merci già consegnate non vengano pagate dai committenti perché ufficialmente non più conformi”.
“Questa situazione è intollerabile – conclude il comunicato – perché non ha nulla a che vedere con la tutela dell’ambiente, ma piuttosto con interessi trasversali di natura monopolistica. Cna Produzione e Assoecoplast non lasceranno nulla d’intentato per contrastare gli effetti devastanti della nuova disciplina e sono pronte ad avviare azioni risarcitorie e a ricorrere alla giustizia ordinaria se le sanzioni fossero inflitte effettivamente”.