appalti pubbliciLa previsione normativa di un nuovo regime delle ritenute e delle compensazioni negli appalti e subappalti è definitivamente confermato con la conversione in legge del decreto fiscale 2020 (articolo 4 del D.L. 26 ottobre 2019, n. 124).

A decorrere dal 1° gennaio 2020 cambiano, dunque, gli obblighi di committenti ed esecutori nei contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali comunque denominati il cui valore supera l’importo complessivo annuo di 200.000 euro ed in presenza di altri parametri quali ad esempio: essere in attività da meno di tre anni, che non siano in regola con gli obblighi dichiarativi e abbiano eseguito nel corso dei periodi d’imposta cui si riferiscono le dichiarazioni dei redditi presentate nell’ultimo triennio complessivi versamenti registrati nel conto fiscale per un importo inferiore al 10% dell’ammontare dei ricavi o compensi risultanti dalle medesime dichiarazioni.

Pertanto, tale nuovo regime trova già applicazione con riferimento alle ritenute operate a decorrere dal mese di gennaio 2020, e quindi, relativamente ai versamenti eseguiti nel mese di febbraio 2020, anche con riguardo ai contratti di appalto, affidamento o subappalto stipulati in un momento antecedente al 1° gennaio 2020.

A fornire tale interpretazione normativa è l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 23 dicembre 2019, n. 108.

Inoltre, con la stessa risoluzione l’Agenzia chiarisce quanto stabilito dal comma 1 dell’articolo 4 del D.L. n. 124/2019, convertito con legge 19 dicembre 2019, n. 157, ovvero che il versamento delle ritenute operate è a carico dell’impresa appaltatrice, affidataria o subappaltatrice, mentre il committente è tenuto a richiedere alle predette imprese copia delle deleghe di pagamento che le stesse hanno l’onere di rilasciare entro i cinque giorni lavorativi successivi alla scadenza del versamento.

Il committente è, dunque, tenuto alla verifica dei versamenti operati da ciascun committente, relativamente alla retribuzione corrisposta al dipendente in esecuzione della specifica opera o servizio affidatogli e conseguentemente della ritenuta operata, tenendo conto di parametri oggettivi quali, ad esempio, il numero di ore impiegate in esecuzione della specifica commessa.