Da dove ripartire dopo l’emergenza Covid-19 che ha stravolto usi e abitudini consolidate, economie e mercati, relazioni e modalità di comunicazione? Per Slow Food non ci sono dubbi: Ricominciamo dalla Terra. Ed è questo il messaggio che si eleva a partire da oggi da piazza San Lorenzo, a Viterbo, con la serie di incontri previsti fino a domenica 20 settembre dedicati al cibo “buono, pulito e giusto” rafforzando l’alleanza con produttori, cuochi e agriturismo.
Questa sera, venerdì 18 settembre, focus sul cibo “buono” alle ore 21,15 con tre “numeri uno” della ristorazione: Vincenzo Mancino, fondatore e titolare di DOL-Di Origine Laziale; Stefano Callegari, ideatore e titolare del Trapizzino; Mauro Secondi, artigiano della pasta, fondatore del Pastificio Secondi di Roma. Modera Fabio Turchetti, giornalista ed enogastronomo. Racconteranno del loro percorso imprenditoriale, dei successi che hanno acquisito rilevanza nazionale, dei progetti e delle loro idee su come ripartire.
L’incontro sarà anticipato dalla tavola rotonda alle 18,15 dedicata alla ristorazione condotta da Carlo Zucchetti, scrittore e cofondatore del giornale enogastronomico col cappello. Intervengono: Salvo Cravero, chef e formatore del Gambero Rosso; Francesca Litta, referente di Slow Food Lazio per Alleanza dei Cuochi; Alessia Mancini, assessore alle Attività Produttive del Comune di Viterbo; Francesca Rocchi, delegata per Slow Food Italia per Coalizione Clima, Mense, Slow Olive Liguria. Al termine sarà consegnato ai cuochi presenti un riconoscimento di Slow Food in quanto “Custodi dei saperi e sapori del territorio”.
A completare la giornata gli artisti di strada del “Circo Verde”, reduci dal grande successo nei giorni scorsi del “Teverina Buskers”, proporranno alle 22,30 un loro spettacolo di circo contemporaneo.
Sabato 19 settembre la serata è dedicata alle ore 21,30 alla lotta al caporalato con Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro della Regione Lazio; Marco Omizzolo, sociologo Eurispes e scrittore; Sergio Giovagnoli, portavoce della Rete antitratta di Viterbo, Luigi Pagliaro, portavoce di Slow Food Lazio. Modera Daniele Camilli, giornalista.
Un’occasione straordinaria per parlare delle radici e sviluppi di questa piaga socio-economica e per fare il punto sulla legge regionale e sulle sue possibilità di applicazioni.
Anche questo incontro sarà preceduto dalla tavola rotonda dedicata ai produttori agroalimentari alle ore 18,30 con: Stefano Polacchi, caporedattore del “Gambero Rosso”; Stefano Asaro, referente per Slow Food Lazio di Slow Olive e responsabile regionale del Presìdio dell’Olio extravergine di oliva; Diana De Santis, docente DIBAF-Università degli Studi della Tuscia; Ludovica Salcini, assessore all’Agricoltura del Comune di Viterbo; Mimmo Gravina, responsabile comunicazione ed eventi della Delegazione Provinciale di Viterbo dell’AIS. Al termine consegna di un riconoscimento Slow Food ai produttori e artigiani in quanto “Custodi dei saperi e sapori del territorio”.
Anche sabato sera, alle 22,30, spettacolo degli artisti di strada del “Circo Verde”.
Durante le tre giornate dello Slow Food Village alcuni ristoranti e botteghe del gusto di Viterbo proporranno le loro specialità nel “Menu speciale dell’Alleanza” con i prodotti tipici locali e le ricette della tradizione. Al momento hanno aderito in 13 ma altri hanno già annunciato di volersi aggiungere.
Lo Slow Food Village è organizzato da Slow Food Viterbo e Tuscia con la collaborazione di Slow Food Lazio e Slow Food Italia, e il patrocinio di Regione Lazio, Comune di Viterbo, Provincia di Viterbo, Camera di Commercio Viterbo, Università degli Studi della Tuscia.
Per partecipare agli eventi è necessario prenotarsi a questo link oppure recarsi all’infopoint di Slow Food Viterbo e Tuscia in piazza San Lorenzo 15 minuti prima dell’evento e registrarsi. Info sul sito della manifestazione.