Riforma del sistema Rc auto, CNA dice no al sottosegretario Simona Vicari. La stessa aveva chiesto un parere in merito e CNA, insieme ad altre associazioni, ha inoltrato al sottosegretario un documento con tutte le soluzioni ritenute migliori.
Pacchetto norme settore assicurativo: osservazioni e proposte. Da oltre dieci anni i provvedimenti sul tema non hanno portato alcuna diminuzione dei premi, gli utili delle assicurazioni sono invece aumentati. La “forma specifica” prevede che l’assicurato che deve essere risarcito del danno alle cose in seguito ad un incidente stradale, invece di ricevere l’equivalente del costo della riparazione dalla sua compagnia di assicurazione riceve la riparazione del danno. Per come si sviluppa, la proposta allo stato attuale altererebbe la libera concorrenza tra imprese nel mercato dell’autoriparazione, limitando la libertà di scelta dell’assicurato. Per concludere l’iter risarcitorio, per una questione di trasparenza deve divenire obbligatoria la presentazione della fattura del carrozziere che ha effettuato la riparazione. CNA è dunque contraria alla “forma specifica”, di cui chiede lo stralcio.
Per quanto riguarda la possibilità di dotarsi di una scatola nera, dice invece no alla canalizzazione dei veicoli incidentati verso la rete delle carrozzerie convenzionate attraverso il dispositivo, non non essendo contraria a priori alla soluzione.
C’è un altro aspetto da non sottovalutare: le compagnie di assicurazione tendono a dotarsi di una rete di carrozzerie fiduciarie, questo però potrebbe portare a un conflitto di interessi, per cui lavora solo chi paga, a scapito della qualità anche del risultato finale.
Altra proposta: l’obbligatorierà della riparazione dopo l’incidente. Infine, è necessario che i ministeri competenti patrocinino il tavolo di confronto da poco attivato tra Ania e associazioni dei carrozzieri: sarebbe una garanzia per tutti.