osservatorio_professioni_2016“I provvedimenti annunciati dal presidente del Consiglio prefigurano un impegno che fa ben sperare per il futuro dei professionisti non ordinistici”. Lo dichiara la CNA. La nuova legge di bilancio dovrebbe contenere, infatti, la riduzione dei contributi per questi lavoratori iscritti alla gestione separata Inps. Secondo i calcoli del premier, si arriverà, per ciascuno, a un risparmio di circa mille euro l’anno, più o meno equivalenti agli 80 euro mensili percepiti, sotto altra forma, dai lavoratori dipendenti.

“Sono misure che da tempo abbiamo chiesto”, afferma CNA Professioni, che neppure tre mesi fa ha presentato, con il Centro Studi dell’Associazione, la seconda edizione dell’Osservatorio Professioni, per porre all’attenzione della politica nazionale la complessa e variegata realtà delle professioni non ordinistiche ovvero non organizzate in Ordini o Collegi: una parte del mercato del lavoro in forte espansione negli ultimi anni, dall’arti terapeuta al cuoco, dall’istruttore cinofilo al tributarista, dal chinesiologo al perito liquidatore assicurativo.

“Illustrando lo studio, abbiamo ribadito che occorre superare l’erronea assimilazione dei professionisti iscritti alla gestione separata ai lavoratori parasubordinati, nonché gli oneri contributivi che da tale assimilazione derivano. E’ necessario introdurre misure strutturali che riconfigurino il complessivo onere contributivo, attraverso l’abbassamento dell’aliquota previdenziale al 24 per cento -evidenzia la CNA-. Il professor Tommaso Nannicini, che ha partecipato alla presentazione dell’Osservatorio, aveva anticipato la volontà di rispondere a tale richiesta e il presidente del Consiglio ha confermato questa posizione. Siamo molto soddisfatti”.

Il mondo delle professioni non ordinistiche è disciplinato dalla legge 4/2013, riguardante la “prestazione di servizi e opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con l’esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi, delle professioni sanitarie e della attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio”.