Termina oggi la deroga all’utilizzo dei pigmenti Pigment Blue 15:3 e Pigment Green 7 contenuti negli inchiostri per tatuaggi o trucco permanente.
Pertanto, a partire da questa data, i tatuatori sono tenuti a dismettere i vecchi pigmenti blu e verde e ad utilizzare esclusivamente i pigmenti, correttamente etichettati, prodotti secondo la nuova disciplina.
Ricordiamo che nel 2022 l’Unione europea ha introdotto nuove restrizioni per le sostanze contenute negli inchiostri di tatuaggi o trucco permanente.
Le modifiche sono risultate necessarie a seguito di una revisione scientifica e tecnica sui rischi legati all’utilizzo di alcune sostanze contenute nei colori dei tatuaggi. Al centro delle analisi, affidate nel 2015 dalla Commissione europea all’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), i diversi tipi di inchiostri utilizzati e l’opportunità di introdurre limiti al loro impiego, a salvaguardia della salute e della sicurezza degli utenti.
Il Regolamento ha sollevato alcuni dubbi, chiariti poi dal Ministero della Salute e sintetizzati di seguito.
I controlli sulla qualità
Tra i chiarimenti, il fatto che i tatuatori debbano assicurarsi che al momento dell’acquisto sui prodotti sia indicata la dicitura “Miscela per tatuaggi o trucco permanente”. I produttori, dal 2022, sono tenuti a riportare la stessa dicitura su confezioni e imballaggi degli inchiostri immessi in commercio.
Non è l’unico obbligo a carico delle aziende del settore. Prima di utilizzare la miscela, infatti, il tatuatore dovrà informare l’utente sui suoi contenuti. Il Ministero ha poi messo in guardia gli operatori da pratiche scorrette, come applicare sconti su miscele in stock di magazzino fuori mercato per incentivarne l’uso. Il rischio, infatti, è che tali miscele contengano sostanze cancerogene, mutagene, tossiche per la riproduzione, sensibilizzanti per la cute, corrosive e irritanti, oltreché alcune sostanze già vietate nei cosmetici.
Formazione e informazione per gli operatori
Dal Ministero, infine, il richiamo sulla necessità che i tatuatori siano adeguatamente formati e informati sulla corretta interpretazione delle restrizioni e sull’opportunità di acquistare da ditte europee che producono miscele per tatuaggi che riportano in etichetta la dicitura “miscele per tatuaggi o trucco permanente”, ovvero da ditte importatrici “che abbiano ben chiaro il proprio ruolo nella catena di approvvigionamento nel contesto REACH”.
I tatuatori possono e devono pretendere dai produttori presso i quali si riforniscono di acquistare miscele correttamente etichettate. E poi c’è il capitolo smaltimento: poiché i produttori erano già da tempo informati sui nuovi obblighi, il Ministero invita i tatuatori a cercare con loro un accordo per lo smaltimento di miscele fuori mercato eventualmente in stock di magazzino.
Per maggiori informazioni, contattare la CNA di Viterbo e Civitavecchia al numero 0761.2291