Dal 1° gennaio 2023, sarà obbligatoria l’etichettatura ambientale degli imballaggi. L’etichetta identificherà la tipologia, la natura e i codici del materiale di cui è composto l’imballaggio e indicherà la corretta destinazione finale – come smaltirlo e in quale raccolta conferirlo -, per facilitarne il riutilizzo, il recupero e il riciclo. A ricordare l’obbligo, che scatta dopo quattro proroghe, è CNA Sostenibile, che ha attivato un servizio di informazioni e assistenza alle imprese.
La norma interessa una platea ampia: oltre ai produttori e agli importatori, tutti coloro che utilizzano imballaggi per confezionare e commercializzare le merci.
L’etichetta ambientale – spiega CNA Sostenibile – deve essere prevista per tutte le parti dell’imballaggio separabili manualmente, le informazioni possono essere inserite sui singoli elementi o sul corpo principale. Sono consentiti strumenti alternativi alla stampa, come, ad esempio, app, QR code o siti web. Nel caso di utilizzo di canali digitali, vanno rese accessibili all’utente le istruzioni per recuperare le informazioni.
Sono previste sanzioni amministrative (da 5.200 a 40mila euro) per qualsiasi soggetto della filiera immetta sul mercato interno imballaggi non conformi alle nuove regole.
Resta la possibilità di commercializzare i prodotti privi dei nuovi requisiti di etichettatura ambientale, se immessi in commercio alla data del 31 dicembre 2022, fino all’esaurimento delle scorte.
Per saperne di più, ci si può rivolgere alle operatrici di CNA Sostenibile (a Viterbo, in via dell’Industria snc – località Poggino): Marina Maggini (telefono 0761.1768309 – marinamaggini@cnasostenibile.it) e Monia Rizzo (0761.1768307 – ambiente@cnasostenibile.it).
Qui la scheda a cura di CNA Sostenibile.