Anche la Tuscia è terra di innovazione. Negli ultimi anni, sono nate numerose start up i cui progetti sono orientati all’evoluzione delle tradizioni e delle peculiarità del territorio, in gran parte con l’aiuto delle nuove tecnologie. Realtà che hanno bisogno di essere conosciute e di conoscersi tra loro. Dodici di queste si sono candidate al Premio Cambiamenti, istituito dalla CNA nazionale per accendere i riflettori sulle imprese costituite da meno di tre anni che si sono affacciate sul mercato con idee innovative. E ieri pomeriggio si sono incontrate a Viterbo, presso lo Spazio Attivo di BIC Lazio, dando vita a un evento che ha segnalato un interessante fermento creativo.
Sono intervenuti, con Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, e Giulio Curti, responsabile dello Spazio Attivo, il consigliere regionale Gian Paolo Manzella, esperto in industria creativa; Edoardo Marinelli, responsabile Animazione, progettazione e servizi all’utenza di BIC Lazio; Luca Iaia, responsabile nazionale di CNA Digitale e del Premio. Tutti concordi su un punto: diventa essenziale, oggi, promuovere la contaminazione tra le esperienze avviate, favorire l’interazione fra tante intelligenze.
La Tuscia è presente in tutte e tre le sezioni del Premio. In quella delle “start up del made in Italy e tradizione” concorrono Aquarubra di Elisa Formicola, di Viterbo (giovane brand tutto italiano per un atelier del vetro che è luogo di studio e ricerca per la creazione di gioielli, accessori moda e complementi d’arredo di design), Etoile di Alice di Francesca d’Errico, con sede a La Quercia, Viterbo (pasticceria che fonde la tradizione delle ricette italiane senza uso di semilavorati con le tendenze del design), Fornace Cotto Antico di Eleonora Chiacchella, di Acquapendente (che conserva l’antico processo di lavorazione del cotto fatto a mano, ma ha iniziato a produrre materiali innovativi), Il Pane Senza Grane di Anna Cimarra, di Calcata (prodotti da forno freschi senza glutine), Laboratorio Senza Glutine di Paolo Santamaria, di Viterbo (laboratorio per il fresco gluten free, dal pane alla pasta fino ai dolci, autorizzato dal Ministero della Sanità per la distribuzione anche nelle farmacie).
Quindi le “start up innovative e tecnologiche”, come Bruno Chitarrini Visual Designer, di Civita Castellana (esperto in grafica e progettazione multimediale, Chitarrini realizza soluzioni e prodotti volti a rendere più efficace la comunicazione aziendale e commerciale), CuDriEc, di Civita Castellana (Alessio Alessandrini ha illustrato una app per una forma di comunicazione interattiva tra Comune e cittadino), NITaly, ospitata presso l’Incubatore (neonata società composta da sette neodiplomati e tre professionisti per progettare, fabbricare e commercializzare prodotti tecnologicamente innovativi, come un water autopulente), TTouch, di Viterbo (tavoli di design multimediali, interattivi e multitouch, strumenti di lavoro e social ideati e proposti da Francesca Capacchietti e Astolfo Vesci), Whead (rappresentato da Davide Rossi, di Monteromano, e Mario Santella, di Blera, è un network di professionisti con diverse competenze e attivi sia in Italia che all’estero, collegati in rete per fornire servizi digitali e di marketing altamente specializzati).
Sono “start up di promozione dell’Italia” Degrad, di Vallerano (Carlo Ciambella, architetto, propone l’utilizzo di una tecnica ecologica per intervenire sui beni architettonici degradati o deturpati da scritte), e Hubstract – Made for Art, con base all’interno dell’Incubatore (team di professionisti, presentato da Stefano Fiori, che sviluppa prodotti e servizi per la comunicazione e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali attraverso l’uso, la sperimentazione e l’integrazione di tecnologie e linguaggi tradizionali e innovativi).
Per conoscere i nomi dei vincitori del Premio, uno per ciascuna sezione, occorre attendere il 30 novembre. Le candidature ammesse sono più di 500. “Ma un passo in avanti verso l’obiettivo di far emergere le energie e la creatività delle giovani imprese, lo abbiamo comunque compiuto. Ringraziamo i neoimprenditori che hanno partecipato: il loro quotidiano ingegno rappresenta una ricchezza per questo territorio. E’ stato davvero un bel pomeriggio”, ha commentato Luigia Melaragni.
Presenti, tra gli altri, i deputati Alessandra Terrosi e Alessandro Mazzoli, il presidente della Fondazione Carivit, Mario Brutti, la sindaca di Calcata, Sandra Pandolfi, le assessore del Comune di Viterbo Raffaela Saraconi e Sonia Perà.