Si è svolta, rigorosamente online, la fase provinciale del Premio Scuola Digitale 2021. Gli studenti erano chiamati a raccontare le loro esperienze didattiche realizzate con l’ausilio del digitale. “Una iniziativa importante, particolarmente calzante rispetto all’attuale situazione sociale e in particolare scolastica, segnata anch’essa dalla pandemia”, afferma Luigi Cuppone, artigiano, fondatore del Laboratorio Linfa (Orte), impegnato nella progettazione e nella produzione sostenibili, nonché docente di Design all’Isia e di Ecodesign allo Ied di Roma, che ha fatto parte della giuria in rappresentanza della CNA di Viterbo e Civitavecchia.
“È stato un compito difficile, quello di scegliere le proposte vincitrici, perché i lavori presentati sono stati tutti interessanti”, osserva Cuppone, che sottolinea l’impegno appassionato dei docenti e degli studenti.
Il primo premio è stato assegnato: per le scuole medie, all’Istituto comprensivo Pietro Vanni di Viterbo, per le scuole superiori l’I.I.S.S. Carlo Alberto Dalla Chiesa di Montefiascone, che si è distinto anche per aver coordinato la manifestazione.
L’Istituto viterbese ha saputo illustrare con ironia come mettere in pratica nuove dinamiche di studio, rivoluzionarie rispetto all’insegnamento classico, più collaborative e utili a incrementare l’autonomia dei ragazzi.
Sempre per le scuole secondarie di primo grado, degno di nota il progetto proposto dall’Istituto Ridolfi di Tuscania, arrivato secondo. A causa dell’interruzione della frequenza in presenza, si è avvertita la mancanza di momenti collegiali in cui fare lettura, in cui condividere impressioni e immagini, toni e inflessioni linguistiche. Attraverso la digitalizzazione dei racconti con video e audioletture, ogni studente ha condiviso sul web i propri libri e storie illustrate; le cartelle condivise sul web si sono poi arricchite del patrimonio culturale e immateriale dato dai racconti degli anziani del paese, anch’esso registrato direttamente dai piccoli giornalisti in erba.
L’Istituto di Montefiascone ha vinto proponendo la visita virtuale di un museo immaginario della famiglia Medici di Firenze, progettato e arredato in modellazione tridimensionale; il lavoro ha permesso di esporre e approfondire la conoscenza delle opere e si è rivelato un ottimo strumento didattico per far meglio assimilare i contenuti di storia dell’arte.
Al secondo posto, l’Istituto Cardarelli di Tarquinia.
CNA ha partecipato con grande interesse all’evento, convinta, da sempre, della necessità di mettere in connessione il mondo della scuola e le realtà economiche così come di promuovere e sostenere l’innovazione attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali.