Si è chiusa la prima fase del Premio Cambiamenti, iniziativa promossa da CNA per valorizzare e sostenere il pensiero innovativo delle imprese italiane nate dopo il 1° gennaio 2015.
Al contest si sono iscritte, a livello nazionale, più di 800 imprese. CNA ha verificato i requisiti di ciascuna e le Associazioni territoriali hanno validato i progetti in sintonia con gli obiettivi del Premio.
Quattro delle imprese della Tuscia candidate al Premio sono state ritenute valide, quindi partecipano alla selezione in corso, effettuata da una commissione di valutazione nazionale, che dovrà indicare le finaliste. La CNA di Viterbo e Civitavecchia le ha presentate nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti la segretaria territoriale, Luigia Melaragni, e il presidente della Camera di Commercio di Viterbo, Domenico Merlani. Che ha dato il benvenuto ai neoimprenditori, evidenziandone la determinazione, la passione e lo spirito innovativo: “Un plauso alla CNA e alle imprese che hanno voluto mettersi in gioco. La partecipazione al Premio testimonia la crescente sensibilità verso i temi proposti e conferma che la direzione intrapresa è quella giusta. Oggi l’innovazione è un aspetto irrinunciabile, perché grazie agli strumenti digitali si viaggia a velocità moto più elevate rispetto al passato. Chi non si innova, non resta fermo ma va indietro”.
“Questo Premio ci consente di scoprire, ogni anno, nuove realtà imprenditoriali ricche di energie creative e progetti davvero innovativi, che riteniamo debbano essere conosciuti e meritino il sostegno sia della CNA che delle istituzioni”, ha detto Melaragni.
Hanno quindi preso la parola Cinzia Zegretti, affiancata da Sergio Pregagnoli, per Archeomatica; Luca Cristofori, titolare di una sartoria artigianale; Mattia Belli per Decor Design. La Sartoria Cavour di Patrizia Bernini è stata “raccontata”, invece, da Luigia Melaragni.
ARCHEOMATICA Viterbo. È una start up innovativa che sta sviluppando nuove tecnologie per la fruizione e la valorizzazione del patrimonio storico – archeologico -naturalistico. In particolare, con il progetto Tuscia Segreta (vincitore del Fondo per la Creatività del 2016 promosso dalla Regione Lazio), sta realizzando un’app che, tramite la navigazione GPS e i contenuti multimediali, è in grado di far scoprire quei monumenti nascosti o poco noti che rappresentano un’enorme risorsa turistica per i centri minori.
Ha ideato un sistema Informatico che, anche in assenza di rete, è adibito alla gestione, al flusso dei dati in entrata e in uscita e alla trasmissione di contenuti.
LUCA CRISTOFORI Caprarola. Il laboratorio “Luca Cristofori” disegna e confeziona abbigliamento tecnico sportivo da competizione e parata nel settore Majorettes – sport. Tutto made in Italy, anche i tessuti. Le lavorazioni sono, su ogni singolo capo, dalla creazione del modello alla digitalizzazione, dalla grafica alla stampa e alla confezione, rigorosamente artigianali. È l’unico laboratorio in Italia dedicato alla disciplina Majorettes -sport e veste la maggior parte dei gruppi del Paese. Poiché molto apprezzato, esporta in 21 nazioni del mondo e le sue creazioni sono salite sui gradini più alti dei podi di campionati europei e mondiali.
Inizialmente legata all’attività folkloristica, quella delle majorettes è adesso una vera e propria disciplina ginnica. La rivoluzione che questo salto di qualità ha comportato nel campo dell’abbigliamento, è stata affidata a Luca e ai suoi studi sulla lycra: non più un costume rigido, ma uno più elastico che esalta il gesto atletico. Per l’impatto scenico si aggiungono dettaglio, rifinitura, eleganza. Un lavoro che, nei campionati mondiali di majorettes, in Croazia, ha incantato i presenti.
DECOR DESIGN Viterbo. L’azienda, nata da un progetto di Mattia Belli, realizza lampade e complementi d’arredi per l’interno usando materiali al 100 per cento ecologici, derivanti dall’amido di mais. Il tutto attraverso stampanti 3D di grandi dimensioni. Ogni pezzo è personalizzabile nelle forme, dimensioni e colori, cosa che lo rende unico ed irripetibile.
Il materiale con cui viene prodotta la collezione Decor si chiama Pla (acido polilattico), è una bioplastica a impatto zero e biodegradabile, ricavata dalle lavorazioni dell’industria agroalimentare, come l’amido di mais, grano e patate. In questo modo, il prodotto a fine vita si dissolve in poche ore in un sito di compostaggio e nell’ambiente in circa due anni. Ciò rende i prodotti ecocompatibili.
SARTORIA CAVOUR di BERNINI PATRIZIA Viterbo. Creazione di abiti da cerimonia e per la sposa, di borse e accessori. Linee originalissime, tutte in tessuto di sughero.
Un anno fa, la scoperta di questo materiale, in seguito alla richiesta di un abito da sposa in sughero. Da quel momento Patrizia Bernini, che ha ereditato il mestiere di sarta dalla madre e dalla zia, ha privilegiato la creatività utilizzando questo tessuto vegetale: confeziona borse, cravatte, cappelli, bracciali, abiti, anche di alta moda, questi ultimi per lo più su misura.
Nella foto, da sinistra: Cinzia Zegretti, Sergio Pregagnoli, Luigia Melaragni, Domenico Merlani, Luca Cristofori, Mattia Belli.