CNA ha sottoscritto con le altre associazioni di categoria, Abi e Apsp il Protocollo di intesa mirato a favorire la mitigazione, la comprensibilità e la comparabilità dei costi degli strumenti di pagamento elettronici a carico degli esercenti, con l’obiettivo di promuovere la digitalizzazione e la modernizzazione delle transazioni senza l’utilizzo del contante e la concorrenza tra gli operatori.
L’accordo, raggiunto al ministero dell’Economia e delle Finanze in attuazione di una norma contenuta nell’ultima Legge di Bilancio e su cui l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha espresso parere favorevole, prevede che gli operatori abilitati all’accettazione dei pagamenti con carta, associati ad Abi e ad Apsp e aderenti al Protocollo di intesa, promuovano iniziative commerciali per ridurre l’incidenza dei costi delle transazioni di valore fino a 30 euro per gli esercenti con ricavi fino a 400 mila euro. Tali iniziative commerciali dovrebbero essere significativamente competitive in particolare per le transazioni di importo unitario almeno fino a 10 euro, dovranno essere pubblicizzate per almeno 6 mesi e avranno una durata non inferiore a 9 mesi.
Per accrescere la trasparenza e la comparabilità dei costi applicati sui pagamenti digitali, gli stessi soggetti aderenti all’Accordo dovranno fornire agli esercenti una rappresentazione sintetica delle condizioni previste dalle iniziative commerciali attraverso uno schema standard. Ciascun operatore pubblicherà inoltre le condizioni di maggior favore sul proprio sito internet e le trasmetterà a un soggetto, in corso di individuazione, che a sua volta le pubblicherà sul proprio sito internet per agevolare ulteriormente il confronto.
Abi e Apsp rendono disponibile sul proprio sito internet l’elenco degli operatori aderenti al Protocollo di intesa, così da monitorarne l’effettiva attuazione, e invitano questi ultimi a svolgere azioni di comunicazione e promozione per diffondere il contenuto dell’accordo.
Infine la Legge di Bilancio stabilisce, seppur al di fuori del presente Protocollo di intesa, che siano stabilite modalità affinché i costi connessi con i pagamenti elettronici siano equi e trasparenti, anche in relazione all’importo della singola operazione, e siano evitati oneri non proporzionati al valore delle singole transazioni.