Che anno, il 2016, sul versante del credito. Il rapporto tra banche e imprese, da sempre non facile, si è “raffreddato” ancora di più. Per effetto anche del peso crescente dei grandi gruppi nazionali, e sovranazionali, le cui politiche hanno determinato un ulteriore allontanamento dell’attenzione del mondo bancario rispetto alla domanda del territorio. “Per fortuna ci sono i Confidi”, ha sottolineato Angelo Pieri, presidente di Artigiancoop, introducendo, ieri pomeriggio, l’assemblea dei soci, riunitasi a Viterbo, nella sede di via I Maggio, per l’esame del bilancio 2016 (approvato all’unanimità).
Un’affermazione, fatta proprio davanti ai rappresentanti degli istituti di credito, che trova riscontro nei numeri. Lo scorso anno, la Cooperativa di garanzia del sistema CNA ha concesso 217 finanziamenti a tasso agevolato per complessivi 9 milioni e 402mila euro, registrando un aumento delle operazioni a favore delle attività commerciali. Queste ultime, infatti, dal 2015 beneficiano dell’estensione del raggio di intervento di Artigiancoop (struttura che presenta garanzie alle banche per permettere alle imprese di ottenere prestiti) dall’artigianato ad altri settori economici.
“Un ottimo risultato, considerate le accresciute difficoltà nell’accesso al credito, che hanno richiesto uno sforzo maggiore a sostegno dei nostri soci (cioè di più di un terzo degli iscritti nell’Albo delle aziende artigiane), in un contesto in cui da un lato la Banca d’Italia detta regole molto restrittive in tema di redazione dei bilanci dei Confidi e dall’altro nessun Ente, a cominciare dalla Regione Lazio, investe più un euro nella patrimonializzazione delle strutture di garanzia. Le nostre imprese – ha rimarcato Pieri – stiano tranquille. Artigiancoop è solida e lo sarà, in futuro, ancora di più, perché stiamo lavorando per dare vita a Rete Confidi CNA, con la stipula di un contratto di rete tra sette importanti Confidi del sistema CNA presenti nel Centro Sud. L’appartenenza al più grande gruppo di Confidi di quest’area, ci consentirà di accedere a nuove fonti per la patrimonializzazione e il rafforzamento dell’operatività”.
Sono quindi intervenuti Stefano Minelli, presidente del collegio sindacale, ed Emiliano Brizi, responsabile dell’Area Politiche Fiscali e Tributarie della CNA di Viterbo e Civitavecchia, Associazione rappresentata anche dalla segretaria, Luigia Melaragni, che ha poi tirato le conclusioni, facendo il punto sull’iniziativa della CNA riguardo a due argomenti “caldi”: tempi di pagamento e riscossione dei crediti.
Qualche dettaglio sui finanziamenti di Artigiancoop. La percentuale più elevata, 43,61, resta rivolta al ripristino di liquidità. Il 30,87 per cento dell’erogato è destinato al credito d’esercizio, il 9,52 alle attrezzature. Interessante incremento alle voci “acquisto di scorte” (8,14 per cento, + 8 sul 2016) e “acquisto di beni immobili” (5,41 contro lo 0,18). Appena l’1,65 per l’acquisto di azienda e lo 0,80 per gli interventi di manutenzione o ristrutturazione.
Tre i prestiti deliberati attingendo al Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura, per un importo totale di 100mila euro.
L’assemblea dei soci ha altresì votato l’ingresso nel consiglio di amministrazione dell’imprenditore Claudio Latini, di Villa San Giovanni in Tuscia, che va così ad affiancare Massimo Ragonesi (vicepresidente), Fabrizio Bartoli, Gianni Formichetti, Enio Gentili e Aristide Matteucci.
Del collegio sindacale, presieduto da Minelli, fanno parte, lo ricordiamo, Giorgio Mei e Roberto Folletti.
Info: 0761. 326133. Sito internet: www.artigiancoop.it.
Nella foto, da sinistra: Brizi, Melaragni, Pieri, Minelli.