Nonostante la riduzione degli incentivi alle assunzioni, nei primi cinque mesi l’incremento del 2016 è uguale a quello del 2015: +2,5%
Artigiani, micro e piccole imprese conservano un ruolo trainante nella ripresa dell’occupazione in Italia. A maggio scorso l’incremento è stato dello 0,5% rispetto ad aprile, del 2,6% su maggio 2015.
Lo rileva l’Osservatorio mercato del lavoro CNA, curato dal Centro studi della Confederazione, che analizza mensilmente l’andamento dell’occupazione in un campione di 20.500 imprese artigiane, micro e piccole con 125mila dipendenti complessivi.
Dall’inizio dell’anno l’occupazione nelle piccole imprese è cresciuta del 2,5%. Lo stesso incremento dell’anno scorso ma con una significativa differenza: nel 2015 gli incentivi pubblici per favorire le assunzioni a tempo indeterminato erano ben più generosi di oggi. Questa riduzione, introdotta a inizio 2016, non ha indebolito la ripresa dell’occupazione delle imprese artigiane, micro e piccole. Tra le quali è cresciuta del 5,6% rispetto a dicembre 2014, quando la Legge di Stabilità, anticipando di tre mesi il Jobs Act, introdusse consistenti sgravi contributivi sulle assunzioni a tempo indeterminato.
A maggio sia le assunzioni sia le cessazioni hanno segnato il passo, ma con percentuali ben diverse: di fronte al -6,5% delle assunzioni va registrato un -11,2% delle cessazioni.