Quattordici hanno ricevuto la qualifica di “tecnico esperto nella gestione dei servizi di agricoltura sociale e multifunzionale”, dodici, invece, quella di “progettista di interventi di sviluppo rurale multifunzionale e sostenibile”. I partecipanti ai due percorsi formativi previsti dal progetto “Green jobs”, firmato da CNA Sostenibile e realizzato grazie al cofinanziamento Regione Lazio – Unione Europea (risorse Por Fse 2014-2020), sono ora pronti a mettere le loro competenze al servizio di un’agricoltura orientata alla multifunzionalità e che sia modello di inclusione sociale.
“I corsi, rivolti a disoccupati, hanno coinvolto, in egual numero, uomini e donne dai 22 ai 65 anni, alcuni con diploma ed altri con laurea magistrale. E’ stata un’esperienza molto bella, sia nella fase di formazione in aula che in quella di stage presso aziende agricole multifunzionali, studi agronomici e cooperative sociali, perché ha visto crescere, giorno dopo giorno, non solo le conoscenze, ma anche idee, progetti concreti, gruppi di lavoro. Le potenzialità dei qualificati sono altissime”, spiega Raffaela Romanelli, coordinatrice del progetto.
Si era partiti un anno fa. Il percorso, conclusosi con un esame di qualifica, ha avuto, per entrambi i profili, una durata di 615 ore, di cui 200 dedicate allo stage e 15 alla consulenza individuale per l’inserimento professionale e la creazione d’impresa.
“Obiettivo di CNA Sostenibile era la formazione di figure capaci di operare in un settore in cui l’innovazione – sottolinea Luana Melaragni, responsabile di CNA Sostenibile – è legata alla diversificazione delle attività e delle fonti di reddito, per la tutela e la valorizzazione del paesaggio e del patrimonio edilizio rurale oltre che della qualità delle produzioni, e allo sviluppo dell’agricoltura sociale”.
Cosa sanno fare, quali competenze esprimono i 26 allievi che hanno conseguito la qualifica? Il tecnico per la gestione dei servizi ha maturato conoscenze a 360 gradi sulle opportunità offerte dalla multifunzionalità, che trova una importante espressione nell’agricoltura sociale. E’ dotato di idee e della capacità di concretizzarle, con una forte propensione al lavoro in team, all’interno dell’impresa agricola così come di realtà del terzo settore che vogliano intraprendere un’attività nel comparto primario.
Il progettista ha chiaro il quadro delle fonti di finanziamento nazionali, regionali ed europee a sostegno dell’agricoltura, in particolare della diversificazione, e sa come accedervi. “I qualificati hanno già lavorato sulla progettazione di alcuni interventi. Hanno competenze altresì in materia di gestione e rendicontazione. Potranno affiancare con efficacia professionisti, associazioni e cooperative, portando innovazione”, osserva Romanelli.
La partecipazione al corso è stata gratuita. Gli allievi hanno ricevuto una indennità di frequenza.