imprese pcA seguito dell’approvazione  unanime da parte del CEN/TC 428 del quadro europeo delle competenze informatiche e digitali “e-Competence Framework”, l’eCF,  è stato pubblicato in data 6 aprile come EN 16234-1 e – poiché ogni norma europea deve essere adottata da tutti gli organismi di normazione nazionali membri del CEN – diverrà quanto prima (al massimo entro 6 mesi) il riferimento “a norma” in 33 Paesi europei.

Lo sviluppo di questo nuovo standard fu intrapreso dal CEN su richiesta e con il supporto della Commissione Europea con l’obiettivo di fornire uno strumento comune e condiviso – per riconoscere e organizzare le competenze informatiche e digitali – alle aziende, alle organizzazioni pubbliche e private e al mondo della formazione per analizzare necessità e carenze di conoscenze, per organizzare la formazione di corsi, per le assunzioni, il riconoscimento o la certificazione delle competenze. Prima dell’e_CF non esisteva un metodo comune per definire, classificare o semplicemente esprimere le conoscenze e le abilità nei settori scientifici e industriali rappresentati nel settore delle Information and Communication Technologies. Questo è un importante successo anche per il “Sistema Italia”, che per primo ha adottato l’eCF come norma nazionale (UNI 11506) e ne ha promosso l’adozione a livello Europeo guidando i lavori del CEN/TC 428.

In particolare è un successo per la CNA che è stata la promotrice in UNI dell’istituzione del tavolo tecnico per lo sviluppo della norma Italiana ed ha promosso e supportato il successivo sviluppo della norma a livello Europeo presso il CEN.

La CNA è fortemente impegnata nella normazione tecnica in supporto alle esigenze delle PMI Italiane ed Europee e la pubblicazione di questa norma lo testimonia.

Le Organizzazioni Internazionali per la normazione ISO e IEC hanno adottato e pubblicato, nel mese di marzo, la Guida 17: una guida per l’elaborazione delle norme tecniche che tenga in considerazione i bisogni delle micro, piccole e medie imprese.

Il documento (ISO/IEC Guide 17:2016) si basa sulla analoga Guida 17 del CEN-CENELEC, pubblicata nel 2010 ai cui lavori la CNA ha partecipato in qualità di membro della delegazione UNI.

Entrambi documenti intendono fornire istruzioni pratiche a coloro che sono coinvolti nello sviluppo e nella redazione delle norme tecniche e contengono raccomandazioni su come garantire che le norme elaborate tengano nel debito conto i bisogni specifici delle micro, piccole e medie imprese (in pratica quelle con meno di 250 dipendenti).

Il CEN-CENELEC (l’ente di normazione europeo), ha sottolineato l’importanza di questo aspetto: “Noi crediamo che sia essenziale tenere in considerazione le necessità delle micro, piccole e medie imprese già nel processo di sviluppo e di elaborazione delle norme tecniche. Rendere i documenti normativi più familiari consente una più efficace applicazione delle norme e una massimizzazione dei loro benefici in termini di performance, di incremento dell’efficienza e di maggiore sicurezza per lavoratori, consumatori e clienti. Le norme forniscono una base solida per i processi di innovazione e aiutano le organizzazioni a crescere e a creare lavoro“.

Farne uno strumento più compiutamente ad uso delle PMI è un impegno a cui gli enti di normazione dedicano una significativa attenzione. Di fatto il CEN-CENELEC chiarisce: “Le norme europee e internazionali permettono alle PMI di competere sullo stesso piano con le grandi imprese, oltre che facilitarne l’accesso ai mercati in tutto il mondo” 

Soddisfazione anche da parte di SBS (Small Business Standards): “La pubblicazione della Guida ISO/IEC 17, era molto attesa e arriva ora a colmare un vuoto. Siamo particolarmente soddisfatti del riconoscimento dell’importanza economica delle PMI e quindi del bisogno di assicurare che i loro interessi siano pienamente considerati quando si sviluppano norme a livello internazionale. SBS si augura che questa Guida trovi ampia diffusione e che le sue raccomandazioni siano efficacemente applicate“.