“L’abolizione definitiva della tassa di possesso sulle imbarcazioni da diporto chiude finalmente una brutta telenovela. Il governo Monti , con la formula della tassa di stazionamento, aveva sferrato un colpo durissimo all’intera filiera della nautica italiana, contribuendo ad allontanare dai nostri approdi un gran numero di diportisti, a causa degli importi molto pesanti e ingiustificati della tassa, e a dirottarli verso porti turistici di Paesi limitrofi nostri concorrenti, al riparo da questa imposizione”. Lo si legge in un comunicato di CNA Produzione.
“Lo sforzo congiunto della Associazioni rappresentative del settore – prosegue la nota – aveva portato a una parziale revisione del provvedimento, modificando l’ambito di applicazione e i parametri di calcolo della tassa. Eravamo arrivati al paradosso, economico e istituzionale, che gli stessi uffici ministeriali competenti avevano rilevato come l’introito effettivo della tassa non arrivasse a coprire i costi di gestione e di riscossione”
“Il Governo ha mostrato lungimiranza abolendo la tassa di possesso. La stessa lungimiranza – conclude il comunicato di CNA Produzione – va applicata per stimolare le grandi potenzialità della filiera italiana del diporto nautico di qualità sul mercato interno”.