A questo punto chiamarli solo panettoni, torroni o salami di cioccolata sarebbe pure riduttivo. Perché quest’anno pasticcerie e forni di casa CNA si sono superati. “Non è retorica ribadire, ancora una volta, che il prodotto artigianale e la creatività pagano. Ma per capire cosa le nostre imprese sono riuscite a realizzare, bisogna vedere e assaggiare. E soprattutto regalare”. Ne è convinta la segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, Luigia Melaragni, che registra l’incremento del gradimento di questi prodotti.
Il panettone artigianale va sempre bene, a questo però si affiancano una miriade di prodotti, nuovi o rivisitati, che portano la singola pasticceria o forno a presentare qualcosa di unico nel suo genere. Così nella maggior parte dei casi le vendite, rispetto allo scorso anno, sono aumentate. E anche arrivate in anticipo. Ecco dunque i biscotti allo zenzero in ogni forma e colore, casette di cioccolata che sembrano uscite da una fiaba, torroni in ogni variante possibile – bianchi, con gli zuccherini, alla cioccolata, ripieni di nocciole e pistacchi – praline, alberi di cioccolata, creazioni in pasta di mandorle. E poi il mix tra i prodotti della Tuscia e quelli di altri territori, come Napoli e la Sicilia.
I panettoni? Che siano di forno o pasticceria, ce ne sono per tutti i gusti. O meglio, a tutti i gusti: rum, pere, cioccolato, mela e cannella, amarena, zafferano. Alcuni, tanto sono diversi dal solito, sono stati anche ribattezzati con un nome proprio. Come il “Pansucchio” o il “Pane amerino”. Naturalmente non mancano quelli classici artigianali, di qualità superiore con ore e ore di lievitazione.
Sarà dunque sicuramente un buon Natale, con la tavola apparecchiata così. “In maniera quasi unanime – dice Melaragni – i nostri artigiani segnalano un incremento delle vendite, con picchi che variano tra il 20 e il 35 per cento. Il segno più è trainato proprio dalla creatività, ovvero dalla elaborazione di prodotti che accompagnano quelli classici. Si va quindi a offrire una gamma a 360 gradi, che consente di avere una scelta ampia senza rinunciare minimamente alla qualità. Il consiglio che diamo può essere solo uno: regalare una creazione artigianale fa fare bella figura”.