luigia-melaragniCrescita delle imprese: in Italia il Lazio è in testa, grazie a Roma che fa da traino. “Ma il bilancio nell’artigianato resta negativo. E anche nella provincia di Viterbo, almeno in questo settore, c’è ancora molto da fare”, osserva Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, leggendo i dati diffusi da Unioncamere – Infocamere riferiti al 2018.

Se si considera il complesso delle imprese, le province del Lazio hanno tutte il segno più davanti, con una crescita che risulta superiore alla media nazionale ( +0,52 per cento). La Capitale è in prima fila con +1,81 per cento. A Viterbo nel 2018 si è evidenziato, invece, un saldo positivo di 260: le nuove imprese sono state, infatti, 2.070, mentre le cessazioni 1.818. Il tasso di crescita si attesta dunque a +0,68 per cento, anche se il 2017 aveva mostrato un trend maggiormente incoraggiante.

Guardiamo l’andamento nell’artigianato. Le imprese registrate sono 7.320, quelle attive 7.279. E qui però l’ottimismo si smonta: le nuove registrazioni nella Tuscia sono state 476, meno delle chiusure, ovvero 595. In questo caso, dunque, il saldo negativo è di 119. Il trend è dettato principalmente dalla ulteriore contrazione di costruzioni e manifatturiero, mentre vanno meglio i servizi alla persona. Si è così dissolta la speranza di vedere confermato lo spiraglio che dopo tanti anni si era aperto: quel segno più apparso nel secondo e terzo trimestre dello scorso anno. Allora, sommando i dati, le iscrizioni erano state 335 contro 257 cessazioni.

“La dinamicità imprenditoriale – dice Melaragni – a livello generale sicuramente non manca. Il problema è un altro. La crisi ha colpito duro il sistema economico, con un impatto negativo sul fronte della qualità del lavoro e della sua capacità di produrre reddito, come ha affermato il presidente di Unioncamere Lazio, Lorenzo Tagliavanti. Per questo è necessario intensificare l’impegno: bisogna investire nella formazione e nell’innovazione. Altrimenti, anche nell’artigianato, sarà difficile vedere una vera rinascita economica”.