Si è insediato martedì 19 maggio il nuovo Comitato di gestione e controllo del Marchio Tuscia Viterbese, marchio di qualità ideato e promosso dalla Camera di Commercio di Viterbo. I nuovi componenti sono Francesco Reali (presidente), Alberto Grazini (vicepresidente), Luca Balletti,Alberto Cardarelli, Simonetta Coccia, Tiziana Fanti, Daniela Lai (vice presidente della CNA di Viterbo e Civitavecchia, entra in rappresentanza dell’artigianato), Tiziana Laureti, Ermanno Mazzetti e Fabrizio Pini.
Nel corso della prima seduta è stato deciso di estendere la possibilità per le “reti di impresa” di divenire licenziatari del Marchio, aspetto molto sentito dalla Camera di Commercio, e non solo, che intende agevolare i processi di aggregazione tra imprese, riconosciuto come elemento che eleva la competitività. Inoltre sono stati introdotti nuovi disciplinari e modificati quelli esistenti considerando le richieste provenienti dagli stessi produttori. A partire dal nuovo disciplinare per la certificazione delle Lumache della Tuscia Viterbese e dall’inserimento delle Carni avicole tra le carni lavorate. Inoltre sono stati completati tutti i disciplinari dell’Artigianato artistico, per consentire il riconoscimento a tutti gli artigiani tradizionali del territorio: dal lapideo alla ceramica, dal legno ai metalli e tutte le altre lavorazioni artistiche del territorio. Questa prima riunione si è conclusa con l’inserimento di 12 imprese licenziatarie: Bertarello di Vetralla (Prodotti biologici); Le perle della Tuscia di Grotte di Castro (Prodotti Alta Tuscia); Fratelli Pira, di Ischia di Castro (prodotti caseari); Pasta Fanelli di Canepina (Pasta a base di nocciola); Trattoria del Cimino di Caprarola (Esercizio di ristorazione); Da Benedetta ristorante & caffè di Vetralla (Esercizio di ristorazione); Consorzio ciliegia di Celleno (Ciliegie della Tuscia); Agri-natura-bio di Tuscania (Prodotti biologici); Cupidi di Gallese (Prodotti biologici); Il Marrugio di Viterbo (Prodotti biologici); Agricola Tuscanese di Viterbo (Olio extra vergine di oliva DOP Tuscia); La Pazzaglia di Castiglione in Teverina (Vini DOC e IGT della Tuscia).
In questo modo il numero di imprese licenziatarie iscritte al Marchio Tuscia Viterbese raggiunge quota 229, alle quali vanno aggiunte altre 15 tra botteghe del gusto e distributori.
Il neo presidente del Comitato Francesco Reali ha commentato: “Sono molto soddisfatto per l’incarico ricevuto e per quanto riguarda anche l’andamento della seduta che fin da subito ha permesso di raggiungere degli obiettivi importanti che saranno anche di auspicio per il buon andamento futuro di questo organo”.
Il presidente della Camera di Commercio di Viterbo Domenico Merlani ha dichiarato: “Questo Comitato denota un livello di professionalità e di competenza molto elevato a conferma delle scelte nelle nomine operate dalla Giunta camerale. Sono convinto che possa contribuire in modo determinante allo sviluppo e diffusione di questo importante strumento di marketing territoriale. Colgo l’occasione per ringraziare l’egregio lavoro svolto dai componenti del precedente Comitato e dal past president Sergio Fornai, i quali hanno operato per elevare il numero di adesioni e ampliare il mercato di riferimento del Marchio”.