È finalmente fissato per lunedì prossimo, 8 giugno, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’incontro con le associazioni di rappresentanza per affrontare il tema della crisi che ha colpito il settore degli autobus. “Una convocazione attesa da tempo, che ci auguriamo possa rappresentare un momento di confronto proficuo: è urgente ricevere risposte adeguate alle enormi difficoltà che gli operatori stanno vivendo. Le aspettative sono forti”. È quanto afferma CNA Fita.
“Il comparto della mobilità soffre, ma quello dei bus è un segmento che risente oltremodo degli effetti negativi dell’emergenza da Covid-19, a causa del tracollo vertiginoso della domanda. L’annullamento dei viaggi di istruzione, la sospensione dei trasporti scolastici, lo stop alle crociere e alle manifestazioni sportive e, in generale, il blocco dell’intera filiera del turismo hanno avuto riflessi pesantissimi sulle attività di trasporto collegate. E per la ripartenza di queste ultime si dovranno ancora attendere mesi – afferma CNA Fita -. C’è poi il tema dei trasporti scolastici: oltre ad aver subito il danno, le imprese si sono ritrovate beffate dal mancato riconoscimento, nell’ultimo decreto, dei corrispettivi previsti nei capitolati di gara”.
“Il settore è dunque particolarmente esposto anche dal punto di vista finanziario e non riuscirà a sopravvivere senza un intervento specifico che possa accompagnarlo fino alla ripresa. Il nostro auspicio – osserva CNA – è che il governo abbia ben compreso la gravità della situazione e che già nella fase di conversione del decreto Rilancio intervenga concretamente nella giusta direzione”.
Tra le proposte presentate da CNA al governo e al Parlamento, c’è il ristoro di almeno il 40 per cento dei pagamenti dovuti dagli enti locali per i servizi di trasporto non corrisposti a causa della sospensione dell’anno scolastico.