“La CNA è fortemente preoccupata dall’ipotesi in discussione alla Camera di depotenziare i contratti a tempo determinato, riducendone la durata da 36 a 24 mesi. Una incomprensibile retromarcia della maggioranza rispetto alle novità introdotte nel 2014 che hanno consentito, pur in una fase di crescita ancora fragile, di conseguire risultati eccezionali sul fronte dell’occupazione.

Il lavoro a tempo determinato non è lavoro di Serie B. E, peraltro, nelle piccole imprese la stragrande maggioranza di questi contratti si trasforma in rapporti a tempo indeterminato. Modificare questa norma rischia di non favorire i lavoratori e scontentare le imprese. La CNA non vorrebbe che si ripetesse la vicenda dei voucher la cui soppressione non ha prodotto alcun beneficio”. Lo si legge in un comunicato della CNA.

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