Sono numerose le richieste di chiarimento rivolte in questi giorni a CNA sulle misure che le imprese sono tenute ad applicare in zona rossa. Una di queste riguarda il confezionamento degli abiti da sposa. Riportiamo, a questo proposito, il parere espresso dal Dipartimento Relazioni Istituzionali e Affari Legislativi di CNA.
“Seppure in assenza di una specifica normativa, non ravvisiamo ragioni ostative alla prosecuzione dell’attività di sartoria su misura anche relativamente al confezionamento di abiti da sposa nelle zone rosse. Questo per due ordini di motivi: il primo riguarda la celebrazione dei matrimoni che non è stata sospesa ma consentita con numero ridotto di partecipanti, così come gli spettacoli e le trasmissioni televisive nelle quali vengono indossati numerosi abiti da attori e conduttori. Quanto al secondo motivo, mutuando la FAQ del governo relativamente ai sopralluoghi presso un immobile da acquistare o locare, si può desumere che questi, così come la misurazione di un abito, vengono consentiti anche in comuni diversi purché si rispettino i protocolli di sicurezza. Divieti ulteriori potrebbero essere disposti in singoli comuni in ragione di contagi molto elevati”.
Ricordiamo che CNA Federmoda ha elaborato un Codice di autoregolamentazione per le attività di sartoria e altri “su misura”: consigli di buone pratiche da adottare in questa fase di emergenza. La pubblicazione può essere richiesta gratuitamente scrivendo al seguente indirizzo e-mail: relazioni@cnavt-civ.it.