Sono insufficienti e parziali le correzioni agli ISA (indicatori sintetici di affidabilità fiscale) per l’anno d’imposta 2019 approvate dal Ministero dell’Economia con decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 gennaio scorso. La revisione ha riguardato complessivamente 89 indicatori di cui 15 del settore manifatturiero, 25 del settore servizi. 31 del settore commercio e 18 relativi ad attività professionali.
Inoltre con il decreto sono state approvate alcune modifiche ad altri 86 ISA che non sono stati revisionati nel corso del 2019, così da permettere anche a tali ISA un riallineamento con modifiche e semplificazioni apportate agli indicatori revisionati nel 2019. Nello specifico sono stati soppressi alcuni “indicatori di anomalia”, eliminate alcune variabili “precalcolate”, modificati gli elementi di calcolo dell’indicatore relativo all’ incidenza dei “costi residuali” e la metodologia per il trattamento dei passaggi dalla competenza alla cassa e viceversa.
Tali modifiche, seppur da valutare positivamente per il miglioramento applicativo degli ISA, rispondono solo parzialmente ai rilievi sulle criticità riscontrate e alle osservazioni presentate dalle Associazioni di categoria, CNA in primis, per conto delle imprese, nell’ambito della Commissione di esperti nelle diverse riunioni.
Rimangono ancora irrisolti i problemi segnalati in merito all’effetto sugli esiti del cosiddetto “coefficiente individuale”, gli effetti distorsivi di alcune voci sull’indicatore degli “oneri diversi di gestione” e le anomalie riscontrate in merito all’indicatore della “copertura del costo del lavoro dipendente” e agli “addetti non dipendenti”.
Tali problematiche, peraltro, sono quelle sulle quali l’Agenzia delle entrate con Sose, non avendo fornito adeguate risposte né tantomeno soluzioni, hanno indotto CNA, insieme alle altre associazioni di categoria a non partecipare al voto sulla validazione delle revisioni 2019 per dare un chiaro segnale di “disagio” in quanto le anomalie potrebbero essere pregiudiziali al corretto funzionamento degli ISA.
E’ quindi auspicabile, ora che i dati dei dichiarativi relativi al 2018 sono a disposizione dell’Agenzia e di Sose, la cui assenza era il principale motivo che giustificava l’impossibilità di intervenire sulle criticità, che siano attivate quanto prima le analisi sugli esiti e sui dati e, per quanto possibile, rimosse o modificate le criticità segnalate.
A tale scopo CNA si è sempre resa disponibile a partecipare attivamente a tavoli di confronto per la soluzione dei problemi che inevitabilmente nel primo anno di applicazione si sono presentati, ma che non devono impedire la corretta ed equa applicazione dello strumento degli ISA per tutte le imprese.