gal-alto-lazioPubblicato dal Gruppo di Azione Locale Alto Lazio il bando “Investimenti nelle imprese agroalimentari” (scaricabile a questo link) , nell’ambito della Misura 19.2.1.4 (“Investimenti in immobilizzazioni materiali”), Sottomisura 19.2.1.4.2 (“Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli”).

Possono accedere ai benefici previsti – contributi a fondo perduto nella misura massima del 40 per cento della spesa ammissibile di progetto, elevabile al 60 per cento per progetti di cooperazione– imprese agroindustriali, imprese agricole singole o associate e società cooperative che svolgono attività di trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli indicati nell’Allegato I al TFUE (Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea), esclusi i prodotti della pesca, così distinte: microimprese, piccole e medie imprese.

L’operazione interessa esclusivamente il territorio dei seguenti comuni: Acquapendente, Arlena di Castro, Canino, Cellere, Farnese, Gradoli, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Latera, Onano, Piansano, Proceno, San Lorenzo Nuovo, Tessennano, Valentano.

Nel caso in cui parte dell’azienda ricada fuori dal territorio del GAL Alto Lazio, l’ammissibilità a finanziamento è consentita a condizione che il centro aziendale, costituito dagli edifici rurali indicati nel fascicolo aziendale, oppure almeno il 51 per cento della superficie agricola utilizzata aziendale ricadano nel territorio del Gruppo di Azione Locale Alto Lazio. Stessa cosa nel caso di investimenti che riguardano strutture operative/impianti destinati alla trasformazione, trasformazione e commercializzazione, attuati da imprese agroindustriali.

Numerosi gli interventi ammissibili agli aiuti:

  • realizzazione, ristrutturazione, ammodernamento di impianti di condizionamento,
  • trasformazione, commercializzazione dei prodotti della filiera agroindustriale;
  • investimenti finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili (energia destinata esclusivamente ad autoconsumo aziendale), comunque di potenza massima installabile inferiore a 1 MW elettrico. Sono previsti interventi per la realizzazione di impianti per la produzione e distribuzione di energia che utilizzino esclusivamente il solare fotovoltaico;
  • introduzione di tecnologie innovative finalizzate a rispondere a nuove opportunità di mercato;
  • introduzione di tecnologie e procedure per razionalizzare i processi produttivi, per sviluppare nuovi prodotti o di più alta qualità e per aprirsi a nuovi mercati;
  • impianti e tecnologie funzionali alla razionalizzazione del ciclo produttivo ed alla qualificazione delle produzioni anche sotto l’aspetto della sicurezza alimentare;
  • realizzazione e/o ammodernamento di strutture di raccolta, ricevimento, stoccaggio, condizionamento, cernita, imballaggio;
  • ottenimento di livelli di tutela ambientale e sicurezza del lavoro superiori ai minimi indicati dalla normativa vigente;
  • opere connesse ad ottenere una maggiore efficienza energetica dell’impianto quali: isolamento termico degli edifici, razionalizzazione, e/o sostituzione di sistemi di riscaldamento, condizionamento, alimentazione elettrica ed illuminazione, installazione di impianti ed attrezzature funzionali al contenimento dei consumi energetici nei cicli di lavorazione e/o erogazione di servizi. Tali interventi potranno essere ammessi solo se comportano un risparmio energetico maggiore o pari al 20 per cento rispetto alla situazione di partenza;
  • acquisto di brevetti e licenze;
  • organizzazione e realizzazione di sistemi di gestione della qualità e sicurezza alimentare, se riferiti a investimenti relativi al progetto;
  • produzione di energia da fonti rinnovabili da parte dell’azienda di trasformazione e commercializzazione.

Le domande devono essere presentate entro il prossimo 3 luglio.