“Abbiamo vissuto tante sfide impegnative e la CNA nei suoi 78 anni di storia le ha sempre affrontate prendendo per mano le nostre imprese e sarà così anche per l’intelligenza artificiale”. Con queste parole il Presidente Nazionale della Confederazione, Dario Costantini, ha concluso l’evento promosso dalla CNA dal titolo “ComunicherAI”, un appuntamento per un confronto sulle opportunità, i rischi e i profondi cambiamenti che produrrà la diffusione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
In particolare dalla prospettiva delle piccole imprese e Costantini al riguardo ha sottolineato che “il nostro dovere come associazione e come imprese è di non buttare la palla altrove. Le nostre grandi intelligenze dovranno coesistere con l’intelligenza artificiale e dovremo accettare l’idea di cedere parte della sovranità dell’imprenditore in quanto per utilizzare l’AI avremo bisogno anche di competenze esterne”.
“Stiamo percependo la grandezza della sfida – ha proseguito Costantini – e siamo consapevoli che le nostre imprese andranno tutelate, sia dal lato della difesa della proprietà intellettuale e sia da quello di supporto ai rilevanti investimenti necessari perché l’innovazione costa”.
Costantini si è poi soffermato sul sistema delle regole, tanto per l’intelligenza artificiale quanto per il funzionamento dell’Europa. “Le mie perplessità non riguardano come sono scritte le regole bensì come saranno messe a terra. È questa la nostra grande preoccupazione”.
L’evento è stato aperto dal Presidente Comunicazione e Terziario avanzato CNA Filippo Della Villa che ha rilevato come l’AI sia “un’opportunità e nelle imprese convivono timori e voglia di sperimentare e di avviarsi in una grande prateria di scoprire”.
Gli interventi hanno riguardato tutti gli ambiti dell’intelligenza artificiale, dalle questioni legislative agli aspetti giuridici, dalle opportunità di business ai rischi per la sicurezza. Il Coordinatore del Comitato per l’aggiornamento della strategia sull’AI, Gianluigi Greco, ha apprezzato l’iniziativa di CNA, “eventi come questo servono per promuovere l’intelligenza artificiale” ed ha manifestato di non credere alle “visioni apocalittiche. Il vero rischio non è l’intelligenza artificiale che sostituisce l’uomo ma la capacità delle persone di utilizzarla migliorando le proprie competenze”. Greco quindi ha sottolineato che serviranno strumenti finanziari dedicati alle PMI per dare impulso alla diffusione dell’AI.
L’europarlamentare Brando Benifei, relatore dell’AI Act in via di approvazione, ha indicato che “il regolamento punta a migliorare le opportunità e ridurre i rischi”.
Gli altri interventi sono stati di Cosimo Accoto, filosofo tech affiliato al Mit di Boston che ha parlato della nuova relazione tra uomo e macchine mentre l’esperto in diritto delle tecnologie Ernesto Belisario ha affrontato il tema dei diritti e delle tutele. Jacopo Perfetti della Bocconi ha affrontato il tema delle opportunità di business mentre Anna Vaccarelli del CNR ha sottolineato che l’AI è utilizzata sia dai buoni e sia dai cattivi ed i secondi sembrano più veloci dei primi. Guido Scorza dell’Autorità garante per la protezione dei dati ha indicato le sfide nella tutela della privacy rispetto all’intelligenza artificiale.