L’Inps ha messo a punto nuovi metodi di contrasto e prevenzione di fenomeni elusivi della contribuzione attraverso l’utilizzo di banche dati interne ed esterne all’Istituto. Questi nuovi strumenti mirano ad intervenire prima che il comportamento elusivo, evasivo o fraudolento si sia consolidato ed abbia prodotto danni alle entrate dell’Istituto.
Le attività di vigilanza documentale messe in campo sono state presentate dal presidente dell’Inps, e dal direttore centrale delle Entrate, nel corso di una conferenza stampa, lunedì 9 maggio a Roma, a Palazzo Wedekind.
Secondo l’Istituto con il Controllo sgravio triennale, attraverso l’incrocio delle informazioni presenti nelle banche dati delle denunce all’INPS e quelle al Ministero del Lavoro sono emersi: Circa 60.000 AZIENDE e Circa 100.000 LAVORATORI che hanno usufruito indebitamente dello sgravio.
Con la PROCEDURA C.A.S.CO. (Controllo Automatizzato Sgravi e COnguagli) incvece si intende intercettare le aziende che riducono il debito contributivo «gonfiando» le somme a credito per anticipazioni fatte ai dipendenti per: Assegno al nucleo familiare; Malattia; Maternità; Legge 104/92, mettendo a confronto aziende con stesso settore merceologico, stessa collocazione geografica, stessa forza lavoro.