Si avvicina la scadenza del 16 giugno per il versamento della prima rata dell’Imu.
L’imposta resta non dovuta per l’abitazione principale. Quest’anno sono esonerati anche altri soggetti, per effetto dell’emergenza sanitaria.
In base alla legge di Bilancio, non devono versare l’acconto i titolari degli immobili destinati ad attività ricettive, alberghiere, fieristiche o adibiti a spettacoli cinematografici, teatri, sale per concerti e simili. La legge di Bilancio ha di fatto confermato quanto stabilito lo scorso anno ed esonerato anche i proprietari di immobili residenti all’estero, purché siano pensionati nei Paesi di residenza.
In base al decreto Sostegni, non sono tenuti al pagamento commercianti, artigiani, professionisti e in generale possessori di partita Iva che hanno fruito del contributo a fondo perduto. Due le condizioni: la prima è che l’esonero dalla prima rata Imu riguardi solo gli immobili nei quali esercitano la loro attività; la seconda che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019.
Confermate, infine, le agevolazioni per gli immobili storici e artistici, per quelli concessi in comodato gratuito o locati a canone concordato.