Per la seconda volta, a distanza di appena una settimana, il sottosegretario ai trasporti, Rocco Girlanda, dà forfait e rimanda l’incontro con le associazioni di categoria, firmatarie del protocollo del 28 novembre scorso, con all’ordine del giorno le problematiche inerenti la continuità territoriale con la Sicilia. Cosa stanno decidendo al Ministero dei Trasporti? E soprattutto con chi? CNA-Fita prende atto della “sospetta latitanza” del sottosegretario che forse si è dimenticato che con la Sicilia c’era pure la Sardegna e che con queste ultime due vi era una sequela di problemi da affrontare di cui bisognava verificarne la soluzione attraverso incontri successivi e una super visione finale entro il 31 gennaio 2014.
Tutto ciò non è avvenuto, gli incontri non si sono svolti, e a questo punto è lecito pensare che, una volta rientrata la protesta dei Forconi, la verifica complessiva, per qualcuno forse, si sarebbe dovuta risolvere in una bolla di sapone. CNA-Fita ha più volte ribadito, nelle settimane seguenti alla firma del protocollo e subito dopo la pausa natalizia, che il Governo non doveva indugiare oltre. Come se non bastasse, con l’anno nuovo poi si sono poi aggiunti i vergognosi quanto ingiustificati rincari dei pedaggi e, a partire da marzo, ci aspetta l’ennesimo aumento delle accise sul gasolio.
Temporeggiare oltre non aiuta a chiarire alla categoria quali saranno le soluzioni da mettere in campo e contribuisce semmai ad aumentare il convincimento di chi ha sempre creduto che non vi fossero, nel Governo e altrove, le volontà necessarie a risolvere le questioni aperte con l’autotrasporto. CNA-Fita, responsabilmente, si è resa parte attiva nel garantire al Governo maggior tempo per rintracciare le soluzioni e portarle su percorsi di attuazione concreti.
Ma tutto ciò non è accaduto e per questo è urgente che si affronti tale inconcludenza nella sede più opportuna avvero il coordinamento unitario, Unatras, per le determinazioni del caso.