Nonostante ne sia stato certificato il fallimento, sia dalle imprese che dalle associazioni, dal prossimo 1° ottobre il Sistri (sistema di tracciabilità dei rifiuti) sarà riavviato per i gestori, i trasportatori e i nuovi produttori di rifiuti pericolosi. La scadenza è stata annunciata dal ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, secondo il quale non ci sarebbe “alcuna possibilità di risolvere il contratto che impegna la pubblica amministrazione con la Selex”, la società incaricata della progettazione e della gestione del Sistri, dunque va evitata l’ipotesi di un ennesimo rinvio.

“Le imprese non possono più pagare per un sistema non idoneo, inefficiente e costoso, che presenta criticità irrecuperabili”; sostiene la CNA, che, dopo aver protestato, insieme con le altre associazioni di categoria, per la decisione del ministro, ha avanzato una serie di richieste. La principale è che la fase di riavvio sia considerata di sperimentazione, quindi, oltre ad essere utilizzata per la riconfigurazione informatica e strumentale e per la semplificazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti, preveda l’azzeramento dei contributi e la “sterilizzazione” delle sanzioni per eventuali inadempienze.

“Il ministro si è impegnato ad approfondire la proposta. Occorre attendere la definizione di questi aspetti per dare precise indicazioni operative alle imprese. Tanto più che, nel frattempo, la stessa Unioncamere ha comunicato alle Camere di Commercio di non rinnovare gli accordi con le associazioni di rappresentanza per la distribuzione dei dispositivi Usb”, affermano gli addetti dell’Area Ambiente di CNA Sostenibile, che invitano le imprese ad attendere gli aggiornamenti sul da farsi in vista del 1° ottobre.

Info: CNA Sostenibile, a Viterbo, in via I Maggio 3. Telefono 0761.176831.

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