CNA aveva lanciato, nel mese di luglio, la mobilitazione contro l’annuncio, da parte del governo, della reintroduzione, dopo quattro anni, del pagamento degli interessi di mora anche sulle sanzioni e sugli interessi relativi ai debiti con il fisco. E’ grande, dunque, la soddisfazione per la decisione del governo di eliminare alla radice l’anatocismo.
“Ci siamo battuti, come del resto avevamo fatto nel 2011, per non rivivere un tragico film. Con altrettanta chiarezza -dichiara Daniele Vaccarino, presidente nazionale della CNA- oggi esprimiamo apprezzamento per la scelta del governo, che evita una crescita inarrestabile del debito fiscale ed è certamente lungimirante sul piano sociale, perché stempera i rapporti tra i contribuenti ed Equitalia”.
Concorda Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia: “Abbiamo rischiato il raddoppio del tasso di incremento del debito fiscale totale. Un errore gravissimo. Ancora una volta, le proteste delle imprese e della nostra Associazione si sono rivelate determinanti ai fini della cancellazione di una norma pericolosa”.