img-20210309-wa0002Sarà il giorno più dolce. Sofia Pierantozzi inaugura il suo sogno, inseguito da quando era bambina. Da quella cucina dove ha imparato ad amare questo mestiere grazie alla nonna ne è passato di tempo. Adesso è arrivato il suo, quello di dare corpo, anima e soprattutto gusto a “Chantilly”, il bar pasticceria in piazza Italia 3, a Tuscania. Un’esperienza nata a braccetto con la CNA, “con la quale mi sono trovata benissimo”, assicura.

Domani, giovedì 11 marzo, è il gran giorno. Insieme a lei, altri due soci: Gino Stella (nelle foto con Sofia) ed Eleonora Conti. Cos’è “Chantilly”? “Sarà un bar pasticceria – dice Sofia – che incentreremo anche sulla colazione. Avendo il bar faremo inoltre aperitivi, ci sarà poi una frigo vetrina con mignon e macaron, e vini abbinati ai dolci”. E ovviamente le torte, “sia classiche che moderne”.

Pierantozzi ha solo 25 anni, ma una lunga lista di esperienza alle spalle. “Sono partita nel 2014 con la Boscolo – spiega – poi uno stage in Sardegna in un resort di lusso, una stagione a Rimini in cui mi occupavo della pasticceria di due hotel, un anno e mezzo in Toscana in un 5 stelle, altri quattro anni a Como: anche qui negli ultimi due gestivo io la pasticceria”.

La sua passione per questo settore è cominciata così. “E’ nata da mia nonna. Quando ero piccola stavo spesso con lei e vedevo la cucina come un gioco. È da quando avevo 5 anni che voglio fare la pasticcera, per me è sempre stato un sogno poter aprire un’attività mia”. Come ti aspetti questa esperienza in prima persona? “Sono divisa tra il timore e l’euforia: avere questa responsabilità non è cosa da poco e le aspettative che ho sono alte. Ho buoni prodotti, di qualità: sono pronta e spaventata allo stesso tempo”.

Nessun timore invece per l’avvio durante la pandemia. “Aprire è stata una botta di fortuna, non era nei miei piani – conclude – ma ho avuto questa opportunità e l’ho colta”.

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