Da questa mattina sembra si stia tornando alla normalità. Ma per tre giorni, fino a ieri sera, il sistema informatico della Motorizzazione Civile è andato nuovamente in tilt e i centri di revisione non hanno potuto procedere con l’assistenza ai clienti. Un disastro, che si aggiunge ai problemi sul tavolo da anni, come l’aggiornamento delle tariffe (ferme al 2007), e a quelli innescati da provvedimenti recenti, in particolare dal Decreto Semplificazioni. Un “tradimento delle aspettative dei centri di revisione privati”: così CNA ha definito l’attribuzione dell’intera gestione degli accertamenti tecnici alla figura dell’ispettore e l’ulteriore proroga dei termini per lo svolgimento delle revisioni.
Secondo l’imprenditore Pietro Previte, portavoce dei centri di revisione della CNA di Viterbo e Civitavecchia, “così si rischia il ko”. “Se non accediamo al Centro Elaborazione Dati della Motorizzazione, il nostro lavoro è di fatto bloccato: non viene attivata la procedura e dunque non possiamo rilasciare i tagliandi che certificano l’avvenuta revisione. Il disservizio si traduce in un disagio per il cliente e in un danno non solo economico ma d’immagine per una categoria che ha investito, nel tempo, nella crescita professionale”.
Difficile è anche accettare l’ulteriore proroga per le revisioni. Come è noto, mentre resta autorizzata fino al prossimo 31 ottobre la circolazione dei veicoli con scadenza della revisione entro il 31 luglio 2020, il Decreto Semplificazioni consente lo slittamento dei termini per le revisioni in scadenza al 30 settembre (che potranno essere effettuate fino al 31 dicembre 2020) e al 31 dicembre 2020 (prorogate al 28 febbraio 2021). “E’ stata una doccia fredda. Ci aspettavamo che fosse presa in considerazione la nostra richiesta di riprogrammare le scadenze rispetto alle previsione del Cura Italia, invece ci siamo trovati di fronte a una decisione a dir poco incomprensibile, che crea confusione e certo non aiuta la ripresa delle nostre attività, duramente colpite dalla pandemia”, osserva Previte.
“Bisogna intervenire al più presto. Serve, come richiesto dalla CNA, un tavolo nazionale in cui pesino le proposte delle imprese, finora purtroppo inascoltate”, sottolinea il portavoce CNA dei centri di revisione.
Intanto domani si terrà a Roma un confronto tra la Motorizzazione e i rappresentanti della categoria.