La famiglia riunita. Finalmente, solo la calma e il profumo della tavola. Un’atmosfera come quelle di una volta: si mettevano via per tempo i prodotti e poi, quando arrivava il momento, ci si ritrovava per preparare i dolci di Natale. E ora la CNA di Viterbo e Civitavecchia li promuove proprio con questo spirito, perché è la tradizione del nostro territorio, ricchissimo di ricette sotto l’albero. Il tutto grazie al contributo di Arsial e Regione Lazio. “Natale nella Tuscia, il gusto dolce della tradizione” arriva nei forni e nelle pasticcerie, preceduto da una presentazione venerdì prossimo, 8 dicembre, al Museo della Ceramica.
Il pangiallo, il panpepato, i tozzetti, il pane del Vescovo, la nociata, i mostaccioli, il torrone al miele e alle nocciole, il capitone o tortiglione dolce, i ceciaroli, fino ai maccheroni con le noci: tutto parla del Natale nella Tuscia. Tutto custodito in ricette antichissime, con in comune il prodotto locale, quello che restituisce il sapore di casa anche grazie a un processo di lavorazione lento, che si prende tutto il tempo necessario per la preparazione.
E’ lo stesso rito dei nostri fornai e nelle nostre pasticceri, che per sfornare un prodotto così buono ci mettono le mani, la testa e il cuore.
I dolci delle feste saranno presentati venerdì al Museo della Ceramica della Tuscia di palazzo Brugiotti, grazie alla disponibilità della Fondazione Carivit e alla collaborazione della cooperativa “Girolamo Fabrizio”. Alle 16 la proiezione dell’emotional video “Il nostro dolce sapere”, prodotto da Hubstract – Made for Art!, con riprese a cura di Stefano Fiori e Fulvio De Vita. Quindi gli interventi di Ermanno Fiorentini, presidente dell’Associazione Panificatori e Pasticceri di Viterbo, Claudio Cavalloro, presidente CNA Agroalimentare di Viterbo e Civitavecchia, e Sara Carnevale, dietista. E alla fine, naturalmente, la degustazione dei dolci.