“Apprezziamo le parole di Francesco Starace sulla transizione verde quale opportunità per la crescita dell’economia e la considerazione che solo l’efficientamento energetico e la decarbonizzazione delle città ci consentiranno di raggiungere l’obiettivo del taglio delle emissioni di gas a effetto serra. E’ esattamente ciò che sosteniamo da tempo riguardo alla scelta energetica da compiere a Civitavecchia: la città deve diventare un laboratorio per le ricerca e la produzione di energie rinnovabili”. Così Alessio Gismondi, presidente della CNA di Viterbo e Civitavecchia, sulle affermazioni del ceo di Enel all’Italian Energy Summit, organizzato dal 24 Ore Eventi.
“Il nostro è un obiettivo ambizioso, ma la transizione energetica green è l’unica strada da percorrere per combattere i cambiamenti climatici e risanare, nel caso di Civitavecchia, un territorio in cui l’impatto ambientale creato dalla centrale in attività non è più sostenibile. Così come – sottolinea Gismondi – apre importanti prospettive per l’ampliamento dell’occupazione. Parliamo di posti di lavoro per i quali si richiedono profili professionali qualificati: lo abbiamo scritto nel documento sulla politica energetica presentato all’inizio di quest’anno, lo conferma il ceo di Enel quando sostiene che per la svolta verde servono 100mila maggiori addetti, tutti da formare”.
“Questo della formazione è certamente un tema centrale, che le imprese, anche le più piccole, conoscono bene e sul quale riteniamo si debba intervenire con rapidità. In ogni campo. Si tratta di una grande sfida da affrontare, perché il mondo del lavoro è in profonda trasformazione e molti dei lavori attuali sono destinati a scomparire o comunque a vivere una evoluzione entro il 2030. Nel caso specifico – spiega il presidente della CNA – formare figure professionali che abbiano le competenze e le abilità richieste dalla transizione energetica, significa preparare persone, giovani soprattutto, capaci di operare in un contesto di cambiamento, proiettare la formazione verso il futuro”.
“Per rispettare l’agenda dell’Italia in tema di transizione energetica, occorre accelerare su una scelta di sviluppo green e dunque di investimento nelle rinnovabili anche nel nostro territorio. Sono stati presentati progetti di grande interesse, come quello per la realizzazione di un impianto eolico off-shore galleggiante al largo di Civitavecchia, sul quale è in corso anche il confronto con la Regione. E’ arrivato il momento di decidere”, conclude Gismondi.