nuovo_protocollo-di-sicurezza-scaledL’adozione delle misure mirate a garantire livelli di adeguata protezione nei luoghi di lavoro, rappresenta un tema centrale nella fase di riavvio delle attività. Come abbiamo già fatto per le imprese che hanno potuto continuare a svolgere il loro lavoro in piena emergenza, stiamo predisponendo il materiale documentale per tutte le categorie economiche, affinché si riparta in sicurezza”. Così Luana Melaragni, responsabile di CNA Sostenibile, la società del sistema CNA che fornisce servizi specialistici in materia di ambiente, qualità, sicurezza e formazione.

Punto di riferimento per chi ritorna in azienda è il protocollo sottoscritto il 24 aprile, a conclusione di un lungo negoziato, dal governo e dalle parti sociali, tra le quali CNA: è stato aggiornato e integrato l’accordo del 14 marzo sulla regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19.

Il protocollo è parte integrante del nuovo decreto del presidente del Consiglio. Definisce le modalità di ingresso e di uscita del personale e l’accesso dei fornitori esterni, detta le regole per la pulizia e la sanificazione in azienda, indica le precauzioni igieniche personali da adottare e i dispositivi di protezione individuale da utilizzare, interviene sulla gestione degli spazi comuni e sull’organizzazione del lavoro, con l’obiettivo di favorire il distanziamento sociale, nonché su come affrontare l’eventuale problema della presenza di una persona sintomatica in azienda. “Un capitolo è dedicato alla sorveglianza sanitaria periodica. Tema, questo, molto delicato – sottolinea la responsabile di CNA Sostenibile -. Nel documento si evidenzia che la sorveglianza deve proseguire, ovviamente nel rispetto delle misure igieniche raccomandate dal Ministero della Salute”.

Al primo punto, l’obbligo di informare, con la distribuzione di depliant o con una specifica cartellonistica, i lavoratori e chiunque entri in azienda sulle disposizioni previste dalle autorità a tutela della salute.

Lo stesso decreto recepisce anche il protocollo siglato con le categorie dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e da quello del Lavoro e delle Politiche Sociali relativamente alle prescrizioni da rispettare nei cantieri.

“Dobbiamo altresì tenere conto del documento tecnico dell’Inail sulla classificazione dei rischi da contagio da Sars-Cov-2. È evidente che ciascuna impresa – spiega Luana Melaragni – è chiamata ad organizzarsi per applicare le nuove disposizioni, modificando l’organizzazione del lavoro, dotandosi dei dispositivi di protezione necessari e degli strumenti previsti (si pensi a quelli per la rilevazione della temperatura corporea), della documentazione che dovrà integrare quella giù in uso: dal documento di valutazione dei rischi (Dvr) nel cantiere edile al piano di autocontrollo Haccp per la consegna a domicilio degli alimenti. Le stesse aziende la cui attività non era stata sospesa sono tenute ad adeguarsi al protocollo del 24 aprile”.

“Con i nostri servizi, sia di semplice informazione che di consulenza e assistenza, garantiamo alle imprese – dice la responsabile di CNA Sostenibile – il supporto tecnico indispensabile in una fase di estrema complessità”.

Può essere richiesto a CNA Sostenibile il vademecum per la pulizia e la sanificazione degli ambienti di lavoro.

Per ricevere informazioni, possono essere contattati gli operatori delle seguenti Aree: Sicurezza nei Luoghi di Lavoro allo 0761.1768397, Igiene degli Alimenti allo 0761.1768395, Adempimenti Ambientali allo 0761.1768396, Formazione e Servizi per il Lavoro allo 0761.1768398. O si può scrivere a info@cnasostenibile.it.