“Piano straordinario di interventi settoriali e intersettoriali per lo sviluppo economico e la valorizzazione territoriale dell’Etruria meridionale”: la Regione Lazio ha approvato il piano di riparto delle risorse a favore dei Comuni dell’Etruria meridionale per il biennio 2022/2023. Il totale ammonta a 3,1 milioni di euro, ovvero 1,1 nel 2022 e 2 a valere sul 2023. “Si tratta di una iniezione di liquidità orientata allo sviluppo ecosostenibile di questa importante area. Auspichiamo vivamente il coinvolgimento delle imprese del territorio nel confronto sui progetti. E che in futuro le risorse siano maggiori”, sostiene il presidente della CNA di Viterbo e Civitavecchia, Alessio Gismondi.
Il piano poggia le basi sulla legge regionale numero 18 del 27 ottobre scorso, nata per promuovere i comuni compresi nei territori dell’Etruria meridionale che ricadono nella Città metropolitana di Roma Capitale e nella provincia di Viterbo. Scopo, “la realizzazione di un sistema integrato e partecipativo di sviluppo del territorio – si legge – in grado di coniugare il patrimonio archeologico, storico, artistico, culturale e ambientale, ivi presente, con le opportunità di crescita economica e occupazionale
In provincia di Viterbo vanno 281.117,67 euro a Tarquinia, 72.093,72 a Monte Romano, 193.018,34 a Tuscania, 181.323,13 a Montalto di Castro, 32.532,73 a Barbarano Romano, 82.987,69 a Blera, 48.803,77 a Bassano Romano, 31.097,42 a Oriolo Romano, 42.823,39 a Vejano, 9.346,97 a Villa San Giovanni in Tuscia. Nel territorio della provincia di Roma, 289.455,68 euro sono destinati a Civitavecchia, 268.768,53 a Cerveteri, 202.060,18 a Ladispoli, 85.945,11 ad Allumiere, 190.336,86 a Bracciano, 46.320,66 a Canale Monterano, 146.689,95 a Tolfa, 52.727,28 a Manziana, 142.225, 13 ad Anguillara Sabazia, 55.243,20 a Trevignano Romano.
Entro 120 giorni dalla pubblicazione sul Burl (avvenuta stamane), i Comuni dovranno presentare i progetti che intendono realizzare, quindi, dopo una verifica della coerenza con gli obiettivi della legge regionale, la Regione provvederà a erogare un’anticipazione del 35% delle risorse assegnate in base al piano di riparto.
“Sono importanti gli obiettivi che si intende raggiungere attraverso il piano – dice Gismondi – per contribuire alla crescita del territorio. Apprezziamo i principi della legge regionale, proprio per questo andrebbe finanziata in maniera più importante”. Eccone alcuni: potenziamento dei collegamenti tra Roma e Viterbo; sviluppo ecosostenibile del Porto di Civitavecchia; produzione di energia rinnovabile nel Porto; interventi per prevenire il dissesto idrogeologico; creazione di isole ecologiche; manutenzione, conservazione, valorizzazione e riqualificazione del patrimonio storico, artistico e archeologico; progettazione di itinerari turistici, realizzazione di alberghi diffusi; valorizzazione dei centri urbani e delle aree termali; incentivi per la commercializzazione dei prodotti agroalimentari tipici e per la promozione delle vocazioni produttive del territorio.
“In un momento di difficoltà come quello che stanno vivendo le imprese, tra crisi, rincari delle bollette e delle materie prime – conclude il presidente della CNA di Viterbo e Civitavecchia – è indispensabile che entrino in gioco in questa partita le realtà produttive del territorio. Per ripartire, vanno sfruttate al massimo tutte le occasioni. Ma nel prossimo futuro, se verrà portata avanti questa iniziativa, sarà importante destinare più fondi”.