“La mancanza di regole chiare che garantiscano una reale concorrenza nei mercati energetici – ha dichiarato Daniele Vaccarino, Presidente Nazionale CNA – consente ad operatori che gestiscono monopoli tecnici di praticare nei servizi post-contatore una concorrenza sleale nei confronti delle imprese impiantistiche”.
La CNA da anni si batte per l’affermazione dell’obbligo di separazione proprietaria tra i soggetti che gestiscono le infrastrutture strategiche e gli operatori che operano a monte e a valle del mercato, compresi i servizi post-contatore, e metterà in atto tutte le misure necessarie per contrastare questo fenomeno e garantire alle imprese del settore di competere ad armi pari con i grandi operatori integrati del settore dell’energia. Operatori che traggono vantaggio dall’avere maggiore facilità di accesso alle abitazioni degli utenti, di cui posseggono gli elenchi, o dalla possibilità di ricorrere a facilitazioni di pagamento quali la rateizzazione in bolletta del costo dell’intervento.
“Proprio oggi ci siamo costituiti in giudizio presso il Consiglio di Stato – prosegue Vaccarino – nel ricorso in appello che un ex monopolista dell’energia ha presentato contro la delibera dell’Autorità che ha imposto l’obbligo di separazione nelle politiche di comunicazione e di marchio alle imprese che operano sia nella distribuzione che nella vendita di energia. Siamo a sostegno della delibera – ha concluso il Presidente della CNA – per garantire il consumatore dall’altissimo rischio di confusione del marchio e per l’affermazione di regole che garantiscano la piena trasparenza e concorrenza del mercato dell’energia, soprattutto in vista della sua definitiva liberalizzazione.”