“Il Dl semplificazioni è una prima risposta, che va migliorata e integrata durante l’iter parlamentare per combattere efficacemente la burocrazia, nemico numero uno delle imprese. Insieme al Dl semplificazioni va rapidamente affrontato il riordino generale di regole e norme che negli anni si sono sempre più stratificate. Così come devono essere rese operative norme già esistenti contenute nello Statuto delle Imprese in attuazione dello Small Business Act per realizzare la proporzionalità degli oneri rispetto alla dimensione d’impresa e l’interoperabilità delle banche dati della Pa affinchè le pubbliche amministrazioni non debbano richiedere a cittadini e imprenditori informazioni già in loro possesso”.
E’ il giudizio di Rete Imprese Italia intervenuta oggi con una delegazione all’audizione sul Decreto Legge Semplificazioni presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavori Pubblici del Senato.
Tra le disposizioni del Dl Semplificazioni, Rete Imprese Italia apprezza l’abrogazione del Sistri, da sostituire con un sistema di tracciabilità dei rifiuti che non comporti nuovi oneri per le imprese e che permetta di disciplinare il riciclo dei rifiuti (End of Waste), l’abrogazione della tenuta telematica del Libro Unico del Lavoro presso il Ministero del Lavoro, le modifiche al codice di procedura civile sull’esecuzione forzata nei confronti dei soggetti creditori della P.A.
Da migliorare ed integrare altre nome del decreto, in particolare la semplificazione delle procedure per partecipare agli appalti pubblici e il sostegno alle Pmi creditrici della Pa.
Rete Imprese Italia propone misure aggiuntive per snellire gli adempimenti delle imprese in materia di lavoro e per rendere realmente operativo lo Sportello unico per le attività produttive attraverso un’unica piattaforma digitale cui l’imprenditore possa rivolgersi senza differenziazioni e frammentazioni locali.
Tra le semplificazioni sollecitate da Rete Imprese Italia quelle in materia fiscale. L’entrata in vigore della fatturazione elettronica generalizzata dal 1° gennaio rende inutilmente onerosi una serie di adempimenti: vanno pertanto eliminati tutti gli obblighi di comunicazione dei dati, vanno abrogati i regimi IVA dello split payment e del reverse charge, va ridotta la ritenuta dell’8% attualmente prevista sui bonifici relativi a spese che conferiscono detrazioni fiscali e innalzato il limite da cui scatta l’obbligo di apposizione del visto per compensare i crediti IVA.